La Trasformazione della propria vita in un weekend non è Reiki
Nel mondo occidentale la parola etica è utilizzata impropriamente e con troppa facilità, per lo più dalle persone meno etiche, il reiki è al di sopra di tutto questo.
Da diversi anni nascono associazioni e accademie che promettono, facendo iniziazioni tipiche di un week-end, la trasformazione della propria vita.
Dal mio punto di vista qui il grande errore, capace di compromette la validità del reiki.
Il Reiki ti mette in Ascolto…
Questa disciplina, come tutte quelle orientali, permettono di metterti in “Ascolto” e di donare un atto d’amore autentico.
Certo che il percorso è più lungo di un week-end, si tratta inizialmente di prender coscienza con se stessi, del proprio corpo fisico, di quelle che sono le proprie forze interiori, la propria energia, alcuni lo chiamano prana.
L’approccio occidentale tende ad oggettivare tutte le reazioni fisiche, mentali ed emotive, perdendo il punto focale d’indagare sulla causa.
Esempio: ci rechiamo dal medico con un forte mal di testa che persiste da giorni ci viene diagnosticato un forte stress spicologico, ci viene detto di assumere un analgesico, eventualmente di riposare, ed a volte su nostra insistenza, una serie di accertamenti a livello organico.
Difficilmente ci prendono in considerazione come dei semplici esseri umani…
… tesi, stanchi, affranti, stressati o anche fobici, senza andare a fondo su questo aspetto; ma l’oggettivazzione del sintomo permette alla persona di focalizzare ancor di più l’ansia all’organo preposto, dando all’individuo un falso sollievo di un dolore rimosso senza però concentrarsi nella ricerca naturale della causa.
L’approccio orientale lavora sullo stato d’equilibrio
Il benessere fisico è la conseguenza di una situazione d’armonia.
Lo stesso mal di testa viene visto come una manifestazione naturale di risposta del nostro corpo agli atteggiamenti e comportamenti che noi uomini ci sottoponiamo.
Quando questo nostro agire non è in linea con l’ordine universale il mal di testa ha la funzione di segnale d’allarme.
Quando c’è ascolto ed introspezione c’è la capacità di ripristinare l’equilibrio originale perduto.
Quindi invece di un analgesico viene analizzata la provenienza del mal di testa, portando equilibrio, rinforzando o sottraendo energia a seconda dei casi.
Nello specifico del reiki, di certo non siamo noi operatori a scegliere se mettere o togliere, ma semplicemente mettiamo in ascolto ed in contatto il corpo fisico ed energetico della persona in disequilibrio con l’unica fonte di energia che tutti possediamo, quella Universale.
Reiki come scelta e stile di vita
Da qui molte persone come me scelgono la via del reiki mettendosi a disposizione dell’altro e devo dire che questo sentiero diventa una scelta ed uno stile di vita, dove si presta maggiore attenzione al rispetto, alla responsabilità e consapevolezza non è una cosa da poco perchè è vero che tutti possono affacciarsi al reiki, ma pochi scelgono d’andare a fondo.
È un talento ed una vocazione ed alcuni si sentono in linea con i principi del reiki.
Per mio conto posso fare affidamento a delle colleghe che come me hanno scelto con il cuore questa strada e spesso affido a loro il mio stato energetico, Antonella Tissino, Giorgia Turchetto e Michela Casarsa, pratichiamo tutte in Friuli, loro nella zona ovest e non nego che abbiamo il grande desiderio di mettere in opera un progetto nell’ambito ospedaliero di supporto agli effetti burthround degli infermieri e degli ammalati .
Non posso esimermi nel supportare il lavoro di Massimiliano Angeli di reikitalia nella divulgazione di questa disciplina promuovendo nella mia regione, il Friuli; dapprima i suoi convegni il 19 novembre 2017 a Cervignano del Friuli presso la sede della Croce Verde alle ore 10:30 e a Udine alle 20:00 presso la circoscrizione n 7 di Paderno (per info contattatemi privatamente terapieolistichedenise@gmail.com) sarà poi integrata che specifica ed approfondita formazione personale.
Rubrica Shambala Terapie Olistiche delle Emozioni a cura dell’ Operatrice Olistica Falcomer Denise specializzata in bio-terapie e discipline orientali
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Questa pratica, pur essendo frutto di conoscenze e tradizioni secolari, non è parte della “medicina ufficiale”, ossia di quell’insieme di pratiche mediche scientifiche fondate sulla sperimentazione clinica e di laboratorio. Questa pratica viene invece inserita tra le “medicine alternative” o “medicine non ufficiali”. Per tale ragione questa guida vuole essere solo una introduzione alla conoscenza di questa pratica, alla sua storia e alla spiegazione dei suoi procedimenti.
Questa guida ha solo carattere infomativo; non può, e non deve, essere in alcun modo intesa come un’invito a seguire i dettami di questa pratica, cosa che viene sempre e solo lasciata alla libera scelta del lettore. Desideriamo altresì invitare sempre tutti i lettori a consultare prima di ogni cosa il loro medico di famiglia, e i relativi specialisti da esso consigliati, seguendo innanzitutto le vie della medicina ufficiale.
Ad esse può essere eventualmente affiancato un percorso che segua una o più pratiche di medicina “alternativa” o “non ufficiale”, ma queste non possono e non devono mai sostituire le terapie indicate dai medici. Sono in gioco la vostra salute e la vostra stessa vita, non dimenticatelo mai.
Roberta says
Condivido il pensiero!
Quando ho deciso di fare il primo livello Reiki alcuni amici mi hanno parlato abbastanza male delle associazioni in generale…come se fossero delle sette!
Nel mio caso non e’ stato cosi’ perche’ quando ho deciso di fare il primo livello, e l’ho fatto, ho solo trovato persone amiche , felici e aperte alle idee altrui.
E’ una filosofia di vita che se sei gia’ propensa all’ascolto altrui, ad aiutare il prossimo e sentire le persone nel profondo, aplifica tutti questi aspetti.
Roby