Quando ero bambina giocavo spesso con i maschietti, ed avendo un fratello e molti cugini maschi, non ho giocato solo con pentoline e bambole ma anche con macchinine e costruzioni.
Sarà che, come mi ha definita qualcuno volendo farmi una critica… sono troppo evoluta (ovviamente io lo considero un complimento), ma io davvero non capisco per quale ragione ci debbano essere giochi considerati maschili e giochi considerati femminili. Questa distinzione di genere proprio non la digerisco e non sopporto il retaggio di ideologie che porta con sé.
Credo piuttosto che fin da subito bisognerebbe insegnare ai bambini che queste distinzioni assurde con pentoline, passeggini, bambole da una parte ed armi, costruzioni, macchinine dall’altra non rispecchia più la società odierna dove anche una donna può ricoprire cariche e ruoli importanti, un tempo considerati prettamente maschili. Anzi, con queste distinzioni di genere continuiamo nel nostro piccolo a far crescere nuove generazioni con la convinzione che la donna sia meno importante di un uomo e che possa di conseguenza aspirare a ricoprire ruoli nella società, meno importanti ed ambiziosi. E poi che male c’è in un uomo che sceglie magari di fare il papà, non sopporto la parola mammo, e di occuparsi di casa e figli e di lasciare magari a sua moglie la possibilità di essere una manager importante e lavorare fuori casa?
Ognuno deve seguire i suoi sogni, le sue aspirazioni, stimolare le sue capacità senza pensare a ciò che ci impone o che vorrebbe imporci oggi la società. Basta con questa “genderizzazione”! Basta guardarsi attorno per capire che ruolo, la società di oggi con pubblicità, programmi televisivi e messaggi subliminali in ogni dove, vuole lasciare alle donne, perciò mamme iniziamo noi nel nostro piccolo ad insegnare ai nostri bambini il rispetto in ogni sua forma, non è mai troppo presto per iniziare a farlo. Iniziamo noi fin da subito a far capire alle nostre bambine che possono aspirare a diventare astronaute o presidentesse o scienziate o tutto quello che vorranno. La Montessori sosteneva che attraverso il gioco ci deve essere il rispetto della personalità e dell’originalità del bambino, così si arriverà alla tolleranza ed alla pace fra tutti gli esseri umani e si avrà una società migliore. Condivido questo pensiero in assoluto e seguendo i preziosi insegnamenti della Montessori, io ho iniziato fin da subito con Franci lasciando che svolgesse tutta una serie di azioni quotidiane seguendo e rispettando la sua volontà, sempre. Adora mettere in ordine, aiutarmi a spolverare, apparecchiare la tavola, preparare i dolci e la pizza con me, giocare con le pentoline, e vedendo come trattava con affetto e premura le bambole della sua cuginetta Rebi, non ci ho pensato due volte e gli ho regalato lo scorso Natale ed anche quest’anno due bambolotti che tratta come se fossero suoi figli, si definisce infatti il loro papà! Mi impegno quotidianamente affinché capisca che le donne vanno rispettate, iniziando con l’abolire almeno in casa nostra, questa distinzione di genere nei giocattoli, nei libri e nelle azioni quotidiane. Adora il trenino, le costruzioni, i pirati ed i draghi ma ama anche i suoi bambolotti, le sue pentoline, i libri di Cenerentola e Biancaneve e per me non c’è davvero alcun problema in tutto questo, perché io desidero lasciar spazio alla sua creatività ed alla sua fantasia e così facendo nel mio piccolo, non consoliderò stereotipi tipici di società sessiste e patriarcali.
Con la mia Rebecca che ha 10 anni, da brava zia faccio lo stesso, cerco di farle capire che oltre all’aspetto fisico ha un cervello ed una bocca per esprimere sempre le sue opinioni e non possiede armi più potenti di queste nelle sue mani. Le spiego che oltre ai trucchi ed ai vestiti da principessa potrà coltivare tutti i sogni che vorrà perché il mondo delle donne non è fatto solo di apparenza ma anche di sostanza e nulla dovrà mai esserle precluso!
Non arrendiamoci ma opponiamoci con tutti i mezzi in nostro possesso affinché i nostri figli possano vivere in una società migliore, dove ci siano la tolleranza ed il rispetto alla base di tutto, sempre.
#LetToysBeToys
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