La magia dell’Avvento
Ho sempre amato il periodo dell’Avvento: osservare mia madre addobbare con tanto amore il suo bellissimo albero così perfetto e colmo di ricordi; guardare estasiata il presepe dei miei nonni quando ero bambina assieme ai miei cugini, ed avere una voglia matta di giocare con le statuine, sognando ad occhi aperti di spostarle tutte.
Era meraviglioso incantarsi davanti alle lucine colorate intermittenti, tipiche degli anni ’80, che illuminavano l’albero.
Non dimenticherò mai lo stupore nell’aprire le caselle del calendario dell’Avvento; la tavola imbandita; l’essere riuniti tutti assieme fra risate ed amore; il non vedere l’ora di scoprire cosa ci fosse in quei pacchi tutti colorati sotto l’albero; l’arrivo della mezzanotte con la luce spenta e la mia dolcissima nonna inginocchiata davanti al presepe illuminato, con il suo libricino delle preghiere e noi tutti attorno a lei.
Ricordi indelebili
Porterò per sempre nel cuore il ricordo della fila lunghissima di parenti per portare Gesù bambino appena nato in giro per la casa cantando “Tu scendi dalle stelle”; la tombola ed i soliti cugini che dopo due numeri chiamati dal nonno già facevano ambo e tu che, al giro seguente, speravi di poter comprare le loro cartelle… perché “quelle sono più fortunate!”; il nonno che smistava sotto l’albero i vari pacchi, come se fosse Babbo Natale e che scuotendoli e toccandoli, indovinava quasi sempre cosa contenessero, nel nostro sgomento più totale; veder mio padre mettere un vinile degli Wham e ballare abbracciato alla mia mamma, e poi cantare con il mio fratellino a squarciagola Last Cristhmas.
Sono ricordi meravigliosi, che rimarranno nel mio cuore per sempre; sono ricordi di una vita, che mi ha fatto diventare quel che sono oggi, e ringrazio Dio ogni giorno per aver vissuto tutti questi istanti preziosi.
L’infanzia dovrebbe essere per tutti il periodo più bello della propria vita, nessun bambino al mondo merita che venga violata, e fa tanto male il pensiero che invece sia così per tanti, troppi bambini.
Tramandare le tradizioni di una vita…
La mia grande e bellissima famiglia, ha saputo trasmettermi tanti valori preziosi che oggi cerco a mia volta di trasmettere a mio figlio.
Per un bambino il Natale è davvero qualcosa di meraviglioso e magico, ed il segreto sarebbe mantenere questa magia con il passare degli anni e degli eventi, che mutano la nostra vita e noi stessi.
Crescendo, ho cercato di fare il possibile per portare con me quella magia.
Ormai adulta, mi sdraiavo sul divano con l’albero di mia madre acceso e contemplavo in silenzio quella danza di lucine che faceva brillare tutte le sue palle di vetro colorate.
Dopo la scomparsa del mio caro nonno ho voluto il loro presepe come ricordo, ed ogni anno con mia nonna 87enne, prepariamo ancora oggi lo stesso presepe assieme a casa nostra.
La notte della vigilia di Natale, non riesco a pensarla in nessun altro luogo che non sia con la mia splendida nonna e con tutta la mia amata famiglia, perché ho bisogno di mantenere quello spirito natalizio, che mi ricorda e che mi fa rivivere la mia amata infanzia.
Rivivere lo spirito natalizio attraverso gli occhi dei bambini
Mi rende felice anche il rivivere la magia del Natale, guardando negli occhi la mia bambina Rebecca.
È la mia nipotina, ma per quanto è immenso l’amore che provo nei suoi confronti, per me è come se fosse una figlia. Sembra ieri quando, seduta su di uno sgabello sotto l’albero a casa dei miei genitori, leggeva le letterine che gli spediva Babbo Natale con meraviglia e stupore; sembra ieri quando ascoltavamo e ballavamo abbracciate le canzoni di Natale dello Zecchino d’Oro, mai dimenticherò quegli istanti di vita semplice, vera, colma di felicità.
Adesso che sono mamma mi rendo conto di quanto mi impegni ancor di più, affinché in casa si respiri un’aria magica come quella che respiravo da bambina.
Il mio Sonos riproduce in continuazione la stazione radio di canti natalizi, preparo biscotti per il mio bambino, addobbiamo con il suo papà il nostro bellissimo albero e tutto questo è qualcosa di davvero unico e speciale.
Guardare gli occhi di Francesco incantati, mi porta a ricordare i miei occhi di bambina; preparare assieme il presepe con tanto amore fra le sue urla di gioia, e spiegargli i vari personaggi presenti, fa vivere con straordinaria consapevolezza questo meraviglioso periodo dell’anno. Guardo ancor oggi grazie a Francesco, con sorpresa e meraviglia ogni luce natalizia per le strade, e gioisco con lui come se avessi anche io due anni.
Ricordate le letterine per Babbo Natale di quando eravamo bambini?
Ricordo le letterine per Babbo Natale di quando ero bambina, fatte di semplice carta con i brillantini sugli alberi ed un tenero Babbo Natale disegnato in basso.
Quest’anno ero letteralmente entusiasta di poter scrivere la prima letterina di Franci per Babbo (come lo chiama lui); così un pomeriggio siamo usciti euforici per andare a comprare assieme la letterina. Sembrerà assurdo, ma abbiamo girato ben quattro cartolerie prima di riuscire a trovare una letterina per Babbo Natale, e lì ho pensato “cavolo, come sono cambiati i tempi, ma non è che adesso si manda su Whatsapp la letterina a Babbo Natale???”.
Mah, ero davvero incredula ed il proprietario di una cartoleria mi ha detto: “Signora ormai i bambini non scrivono più letterine a Babbo Natale!”.
Offesa ed inorridita, sono scappata da quel luogo dove era palesemente scomparso lo spirito natalizio. Ma non mi sono scoraggiata, e mentre Franci mi guardava anch’egli incredulo, ho continuato la mia ricerca!
Alla quarta cartoleria ho trovato finalmente la tanto sognata letterina… bellissima sì, ma non profumava di semplicità come quelle della mia infanzia, era quasi Hi Tech…
La nostra letterina fai da te per Babbo Natale
Non soddisfatta siamo tornati a casa, e con forbici, colla e cartoncini colorati, ho detto a Franci: “Franci adesso la creiamo noi una bella letterina” e lui ha gridato un “Sììì” che più sonoro non si può!!! Così, anche se non sono brava con le arti manuali, mi sono cimentata e con il suo aiuto, abbiamo creato la letterina più bella del mondo, per noi ovviamente. Franci ne è stato orgoglioso, e mentre la scrivevo mi ha guardata e ha detto “No mamma, Babbo (inteso come Babbo Natale) è bru (brutto) …“. E vabbè, ecco come disintegrare la magia del Natale in un solo istante.
Evviva i bambini, evviva la loro purezza, evviva il loro saper farci vedere il mondo con occhi incantati, evviva la magia del Natale e che non muoia mai nel nostro cuore nemmeno quando avremo 100 anni.
“E’ il bambino che fa l’uomo e nessun uomo esiste che non sia stato creato dal bambino che è stato.”
Cit. M. Montessori
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