Qualche settimana fa ho letto che il proprietario di un ristorante di Roma, ha affisso alla porta del suo locale un cartello con la scritta “vietato l’ingresso ai bambini minori di 5 anni”, con tanto di sbarra rossa sul simbolo di passeggino e sull’icona di un bebè. Ciò che però mi ha lasciata completamente inorridita, sono stati i commenti di chi ha letto l’articolo. Numerose persone hanno scritto insulti nei confronti dei bambini definendoli come “frignoni rompi c****” ed appoggiando questa vergognosa, a mio parere, iniziativa. Fra questi commenti, con grande dispiacere, ho letto anche commenti di genitori che definiscono giusto evitare l’accesso ai bambini in locali e ristoranti. Detto questo io mi chiedo come sia possibile tutto ciò, ma dopo un secondo so anche darmi da sola una risposta… tutto questo non é altro che lo specchio di una società malata, perversa, priva di valori, che riconosce diritti ai bambini solo sulla carta. La Montessori diceva che il bambino viene trattato peggio di uno schiavo… ed a me pare che dopo decenni la situazione non sia affatto cambiata, anzi! D’altronde in un’epoca in cui non si mettono al mondo più figli, perché limitano la nostra libertà e qualcuno piuttosto sceglie di crescere un cane come se fosse un figlio, perché meno impegnativo, perché non ci fa mettere in discussione, perché non ci rivoluziona la vita, perché fa più snob, ecc… mi sembra ovvio che si trovino sulle porte di ristoranti e locali simboli Dog Friendly accanto a simboli No Kids… (per carità, con tutto il rispetto per i cani). Chissà, questi ristoratori ed albergatori che vietano l’ingresso ai bambini e chissà le persone che hanno scritto questi commenti deplorevoli, che bambini sono stati ieri, per essere diventati questi adulti di oggi…
Chissà, loro che parlano di educazione, se sappiano realmente cosa significhi e che esempio credano di dare ai loro eventuali figli, così facendo. Personalmente, ho sempre portato Franci con noi, a cena, ovunque e da sempre. Porto sempre con me una borsa piena di giochi che possano intrattenerlo senza disturbare gli altri, ed un’agenda con matite e colori non manca mai. Così facendo, ho evitato ed evito che il mio piccolo hooligan possa annoiarsi e di conseguenza disturbare gli altri, basta poco per coinvolgerli in qualche attività “da asporto” che possa intrattenerli con entusiasmo e concentrazione. Ho viaggiato tantissimo per lavoro e per diletto, ed ho constatato come all’estero si trovino facilmente locali, anche di un certo tipo, con uno spazio dedicato ai bambini dotato di qualche semplice gioco; in alternativa vengono dati colori e disegni per intrattenere piacevolmente i piccoli avventori del locale. Questa sarebbe, una soluzione costruttiva, un’alternativa al divieto di accesso, fra l’altro in Italia vietato dalla legge, ma che forse rende locali ed alberghi in questione più chic… Ci sono adulti che dopo un paio di bicchieri, diventano molto più molesti e maleducati dei bambini descritti come “rompi c*” , quindi in teoria si dovrebbe vietare l’ingresso anche a loro?!!! Per quanto mi riguarda, boicotterei tutti i posti No Kids e non ci metterei più piede nemmeno per una serata a due, anche se fossero fra i ristoranti o gli alberghi migliori del pianeta… ecco cosa potrei fare nel mio piccolo per rispondere con eleganza ad una mancanza di rispetto del genere. A buon intenditor…
“Mai schiavo fu tanto proprietà del padrone come il bambino lo è dell’adulto. Mai ci fu servo la cui obbedienza fosse cosa indiscutibile e perpetua come quella del bambino all’adulto. Mai le leggi dimenticarono i diritti dell’uomo come dinanzi al bambino.” Montessori
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.