Lo Zen ti insegna ad accettare l’impermanenza della vita
Sto attraversando uno di quei momenti poco Zen, in cui perdo l’equilibrio e mi faccio travolgere da pensieri legati all’impermanenza della vita.
In questi momenti, mi discosto dalla mia ancora di salvezza del Qui e Ora, facendomi trascinare dal Mood alla “Mino Pausa” ( se non sei barese dovrai googlare il termine, per capire cosa intendo… ).
Ci voleva quindi come cornice per completare questo quadro poco Zen, il ritrovamento di un vecchio hard disk risalente ad una ventina di anni fa…
Accendendolo, ho avuto accesso a mille cassetti chiusi volontariamente e non, nella mia testa.
Ho ritrovato un paio di vite, le mie.
Vite passate che a volte guardandole quasi non sembra sia possibile, facciano parte di me.
Capita anche a te?
Non so se tu riesca a percepire queste sensazioni… ma a volte mi sento così distante e lontana anni luce da alcuni ricordi ed esperienze di vita, che quasi mi paiono appartenere a vite precedenti.
Perché la vita scorre così in fretta, che tu ti ritrovi ad essere adulta quasi senza rendertene conto e ti chiedi osservandoti da una prospettiva differente, quando sei diventata quella che sei in questo momento.
Ho ritrovato scatti che non ricordavo di avere, sorrisi e lacrime ne sono scaturiti.
Volti diventati troppo presto angeli…
Domande e perché inutili, che non riescono a trovare risposte…
Emozioni, mille pensieri…
Sento di avere una connessione profonda con l’Aldilà, quegli angeli li ho ritrovati in sogno in questi giorni e ne sono profondamente grata.
Quando mi capita, al mattino ho come l’impressione di aver condiviso davvero, qualche istante con loro.
Il pensiero dell’impermanenza della vita secondo lo Zen
Secondo lo Zen, ci sono domande che è inutile porsi, perché non esiste una risposta.
Il perché fa parte della dura realtà, questo non vuol dire rassegnazione ma accettazione attiva ed onesta…
La verità è che non si può controllare l’incontrollabile, che ti piaccia o no.
Quando perdo l’equilibrio, rileggo sempre un libro Zen che ho sul comodino…
Lo Zen ti mette davanti la tua vita, così com’è…
“La vita è sofferenza” questa è la prima nobile verità di Buddha.
La vita e la sofferenza sono inseparabili, perché la vita cambia costantemente.
La vita è impermanente, tutto ciò che ci circonda cambia… noi, il mondo, nulla rimane così com’è.
In questo sogno che è la vita, l’unica certezza dev’essere quella del Qui e Ora e dall’accettazione dell’impermanenza.
Facile? No per nulla… non sono Buddha però posso fare il possibile, per andare nell’unica direzione che è concessa a ciascuno di noi…
Devo ricordare a me stessa ogni giorno di vivere questo sogno, imparando il più possibile dal momento presente, senza pormi domande inutili… su questioni intrinseche alla vita stessa.
Soltanto essere questo momento… solo questo conta, non esiste altra via d’uscita.
Non dimenticarlo mai.
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