Il mio nome è Giuseppe Auteri, ho 21 anni e convivo con lo sprettro autistico sin dalla nascita.
A due anni e mezzo non parlavo, amavo isolarmi e avevo percezioni e sensazioni alterate.
Per sopperire alla mancanza di linguaggio, comunicavo attraverso gesti e disegni e quando non gradivo essere toccato, mordevo.
A 7 anni iniziai a parlare per la prima volta a causa di un evento traumatico, la perdita del mio gattino.
“Mamma sei un assassina” furono le mie prime parole.
I miei percorsi terapeutici
Sono riuscito ad abbattere il muro fra me e gli altri grazie a vari percorsi terapeutici: pet terapy, logopedia, psicomotricità, musicoterapia.
Il teatro mi ha aiutato a parlare senza ansie, ad esprimere le intenzioni con i gesti e ad organizzarmi mentalmente.
Grazie ai videogiochi ho conosciuto nuovi mondi, migliorando la coordinazione oculo manuale.
Mia madre è stata la prima ad aiutarmi, se non fosse per lei oggi non sarei qui a parlare di come l’autistico percepisce determinati argomenti e problematiche.
Ero vittima di bullismo
Difficoltoso è stato per me comprendere il significato fra scherzo e frase letterale ed a causa di questo ero oggetto di bullismo.
Fino alle medie mi sporcavano il giubbotto con il gesso e mi chiamavano con nomignoli dispregiativi.
Quei momenti li ho vissuti malissimo, in casa piangevo spesso e ho potuto risolverli soltanto con l’aiuto di insegnanti e familiari.
Oggi fatico ad avere amici della mia età, preferendo persone più grandi.
La mia vita oggi
Gioco a calcio nell’insuperabili academy dove svolgo il ruolo di capitano e sono responsabile dei miei compagni.
Sono diventato un attore ma non professionista, faccio l’intellettuale e l’addetto al volantinaggio. Nell’associazione Hannah arendt, discuto di geo-politica, storia e filosofia insieme ad altri intellettuali provenienti da varie parti nel mondo.
Convivo con l’autismo in maniera serena
Mia madre mi ha cresciuto come un ragazzo normale.
Ai genitori che ci accompagnano nelle nostre difficoltà, dico di darci la possibilità di sbagliare e di capirne il perché.
A te che convivi con lo spettro autistico dico che hai la possibilità di distinguerti dalle persone normotipiche, ma anche di combattere lo stereotipo che fanno di te.
Sii te stesso
Io riesco a convivere con l’iperattivita, le stereotipie e le crisi che permangono, perché ho imparato a domare in parte l’autismo.
Sii te stesso. Me lo ripeto anche io.
Partecipo a convegni nelle associazioni e nelle scuole per far conoscere lo spettro autistico.
Puoi contattarmi qui:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2163051940449778&id=100002349800834
Rubrica Mensile: “ Autismo Storia di un Bambino Speciale ” a cura di Valentina
Tutti i testi vengono corretti e trattati da Valentina.
Se sei un ragazzo con spettro autistico e hai voglia di raccontare la tua storia, non preoccuparti se dovessi avere difficoltà nella stesura del testo, Valentina ti darà una mano.
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Insieme ad altri 3 admin ha creato il gruppo “autismo senza filtri” che potrete trovare a questo link :
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