Ippocrate:
“Prima di cercare la guarigione di qualcuno chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare”.
Una riflessione olistica…illuminante
Quotidinamente svariate persone mi chiedono consigli, supporti, spesso supponendo che io possa risolvere i problemi della loro vita con “ricette magiche” senza il loro reale impegno.
Mi dispiace così non è… se vuoi di più devi essere di più, ci vuole impegno in ogni situazione: diete, ansia, dolori, depressione, studio…
“Tu sei il capitano della tua barca e Tu la devi dirigere, non può farlo il mozzo, il marinaio, il cuoco o il timoniere.
Se non vuoi fare il capitano, pazienza la tua barca rimmarrà in porto e potrai serenamente guardare gli altri salpare o arrivare, ascoltare avventure gioiose o disastrose.”
Non deve essere un problema la decisione di: “Non partire e Non fare il Capitano”.
Essere consapevole di non voler fare un’azione è un punto di partenza, puoi sempre aspettare ed osservare, sicuramente verrà il momento giusto, se vorrai farlo; altrimenti ACCETTA la tua condizione, perchè comunque è la tua scelta.
Le persone difficilmente riescono a prendere decisioni con consapevolezza in modo libero.
In realtà vorrebbero calcare altre strade ma, costretti da situazioni sociali, condizioni economiche, aspettative familiari, intraprendono un viaggio da “capitani” nascosti nella stiva, o con l’ancora in mano pronti a lanciarla, oppure con il coltello fra i denti per timor dei pirati, o peggio ancora, convinti d’essere dei capitani, ma senza ciurma, senza nessuno che li ascolti e supporti veramente.
Tutto questo perchè nella realtà non hanno scelto, ma si son fatti trasportare dal flusso.
Scegliere, comporta sacrifici, gioie, dolori, ma ti sentirai sempre soddisfatto ed entusiasta, qualunque sia il risultato.
Il più grande sacrificio è quello di togliersi tutti gli schemi convenzionali e dedicarsi ad un nuovo inizio, per far questo bisogna prima comprendere che dobbiamo usare la nostra “intelligenza emotiva”, imparare ad ascoltarci e ascoltare, imparare a rispettarci e rispettare, non colpevolizzarci e colpevolizzare, imparare ad essere “presenti” nelle nostre azioni, imparare ad imparare…
Un esercizio che propongo alle persone per prender consapevolezza di se stessi e accettarsi senza giudizio, è quello di lavorare davanti ad uno specchio.
Invito le persone in un momento tranquillo della loro giornata, magari a casa, scegliere un posto dove poter quotidianamente fare un semplice esercizio che nel tempo evolverà.
Pratica…
Luogo:
lo potrai scegliere, sarà il tuo rifugio dove potrai ogni qualvolta entrare in contatto con te stesso ( uno stanzino abbandonato, un angolo di giardini, un terrazzino) te ne dovrai prender cura.
Ambientarlo:
metterci quelle cose, poche, che ti rasserenano e ti accomodano, 1 specchio (che permetta di guardarti dal “tronco” alla testa) una poltroncina, della musica, una copertina.
Personalmente consiglio di tenere nelle prossimità tre pietre possibilmente grezze: quarzo rosa, ametista ed una tormalina, semplici reperibili e molto efficaci.
I primi passi saranno semplici, rivolti all’osservazione, a volte imbarazzante e necessaria.
Dopo aver acceso un incenso e della musica che ti faccia star a tuo agio…
Posizionati di fronte allo specchio e per 2 minuti osservati, dopo di che rivolgi lo sguardo solo agli occhi per 5 minuti, passato il tempo ringraziati, prendi un momento e riprendi la tua giornata.
Posizionati di fronte allo specchio rivolgi lo sguardo solo agli occhi per 5 minuti, successivamente accarezza il volto, passato il tempo ringraziati, dedicati un momento e riprendi la tua giornata.
Posizionati di fronte allo specchio rivolgi lo sguardo ai tuoi occhi per 5 minuti, dopo di che abbracciati per un paio di minuti fintanto che lo stato di imbarazzo ti lasci, ringrazia, prenditi un momento e riprendi la tua giornata.
Posizionati di fronte allo specchio, rivolgi lo sguardo solo ai tuoi occhi per 5 minuti, dopo di che abbracciati per un paio di minuti fintanto che lo stato di imbarazzo ti lascia ora pronuncia la seguente frase ” io riconosco in te l’amore che è in me; mi amo, mi prenderò cura di me e mi rispetto; a me come a te, perchè cosi deve essere”. Ringrazio, prendiamoci un momento e riprendi la tua giornata.
Posizionati di fronte allo specchio, rivolgi lo sguardo solo ai tuoi occhi per 5 minuti, dopo di che abbracciati per un paio di minuti fintanto che lo stato di imbarazzo ti lasci, e pronuncia la seguente frase ” io riconosco in te l’amore che è in me; io sono ok, tu sei ok, cosi è ,cosi deve essere”.
Ringrazia, prenditi un momento e riprendi la tua giornata.
Questi 5 punti devono essere seguiti in questa scaletta, nessuno vieta di ripetere il singolo punto più volte in base alle sensazioni e necessità personali.
Questo esercizio semplice aiuta ad entrare in contatto con noi stessi e proprio come dicono le parole e i gesti: ad amarci di più.
Punto cardine della nostra vita.
Rubrica Shambala Terapie Olistiche delle Emozioni a cura dell’ Operatrice Olistica Falcomer Denise specializzata in bio-terapie e discipline orientali
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Questa pratica, pur essendo frutto di conoscenze e tradizioni secolari, non è parte della “medicina ufficiale”, ossia di quell’insieme di pratiche mediche scientifiche fondate sulla sperimentazione clinica e di laboratorio. Questa pratica viene invece inserita tra le “medicine alternative” o “medicine non ufficiali”. Per tale ragione questa guida vuole essere solo una introduzione alla conoscenza di questa pratica, alla sua storia e alla spiegazione dei suoi procedimenti.
Questa guida ha solo carattere infomativo; non può, e non deve, essere in alcun modo intesa come un’invito a seguire i dettami di questa pratica, cosa che viene sempre e solo lasciata alla libera scelta del lettore. Desideriamo altresì invitare sempre tutti i lettori a consultare prima di ogni cosa il loro medico di famiglia, e i relativi specialisti da esso consigliati, seguendo innanzitutto le vie della medicina ufficiale.
Ad esse può essere eventualmente affiancato un percorso che segua una o più pratiche di medicina “alternativa” o “non ufficiale”, ma queste non possono e non devono mai sostituire le terapie indicate dai medici. Sono in gioco la vostra salute e la vostra stessa vita, non dimenticatelo mai.
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