Per Babbo Natale, dai genitori di bambini e ragazzi autistici
Caro Babbo Natale siamo in tanti a scriverti, genitori di bambini e ragazzi autistici, il nostro primo desiderio è che le istituzioni smettano di abbandonarci.
Abbiamo fatto i cattivi: siamo andati ad urlare e a pretendere i nostri diritti, perché seppur pochi, vengono continuamente calpestati.
Abbiamo riempito uffici scolastici, segreterie CAF, fatto file INPS e preteso terapie attraverso il tribunale.
Vorremmo una scuola inclusiva, con insegnanti di sostegno qualificati ma soprattutto che ci siano dal primo giorno, poiché oggi, a dicembre, ancora tanti dei nostri figli sono da soli, alcuni addirittura lasciati a casa perché a scuola non vogliono tenerli.
Vorremmo l’accompagnamento per tutti!
Ti sembra giusto, caro Babbo Natale, che dobbiamo fare ricorsi su ricorsi per quattro soldi che non bastano a pagare neanche 15 ore di terapia al mese?
Vorremmo più ricerca, più studi, vorremmo capirne di più perché questa indifferenza ci fa male!
Maria desidera che il figlio inizi a parlare
Rosaria che i nostri figli vengano accettati dalla società e non derisi
Paoletta desidera che il figlio guarisca
Rita che il futuro di suo figlio sia dignitoso quando non ci sarà più
Sonia desidera che suo figlio indichi
Simona desidera di vedere una luce in più nello sguardo di Anthony
Gino che sua figlia possa interessarsi al Natale
Tania desidera svegliarsi da quest’incubo
Chiara che il figlio ritorni com’era
Enzo desidera che il figlio comprenda la storia di Babbo Natale
Paola desidera solo un natale tranquillo poiché con un padre che combatte un cancro terminale l’autismo ha un peso più lieve.
Daniele ci ricorda che il clima festoso, le luci sfavillanti, gli addobbi sono in contrasto con i pensieri che affliggono le famiglie con autismo.
Quanto fa male vedere il proprio figlio disinteressato all’albero, agli addobbi, ai regali.
E così il Natale diventa un momento che non vorresti vivere perché in contrasto con il tuo stato d’animo, più che gioia un fastidio…
MA… può diventare un’occasione per lavorare con il proprio bambino, e magari scoprire anno dopo anno un maggiore interesse nel condividere gli addobbi dell’albero, il mettere delle luci ad una finestra, aspettare babbo Natale.
Un momento di valutazione, in cui tiriamo le somme di ciò che è stato l’anno appena trascorso e ci prepariamo all’anno che verrà sempre in un alternarsi di delusione e speranza, gioia e tristezza…
Non lasciamo vincere la negatività… Buon Natale!
Insieme ad altri 3 admin ho creato il gruppo “autismo senza filtri” che potrete trovare a questo link :
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Rubrica Mensile: “ Autismo Storia di un Bambino Speciale ” a cura di Valentina
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