Apprezza i piccoli momenti…
La vita di un expat è fatta di tanti “arrivederci”, di saluti con le lacrime agli occhi che trattieni ma che dopo anni si ostinano a scendere, di “ci vediamo presto” quando sai benissimo che poi tanto presto non sarà.
I momenti del distacco non sono mai facili ma, tra tutti, ce ne è uno che per me è il più doloroso di tutti: quando qualcuno ti viene a trovare e sei tu ad accompagnarlo all’aereoporto.
Forse vi sembrerà strano ma quelle ore che passano dal momento in cui saluti, vedendo superare i controlli e seguendo con lo sguardo la persona fino a quando diventa irriconoscibile tra la folla, al momento in cui sai che l’aereo decollerà, per me è il momento peggiore.
Esci dall’aereoporto con una tristezza infinita nel sapere che chi sta partendo è ancora cosí vicino a te ma che in qualche modo non lo è più: ha varcato il confine.
La testa è piena di pensieri, di parole non dette, di posti dove non si è andati perché, si sa, il tempo non è mai abbastanza e difficilmente segue il ritmo del tuo cuore.
In quei momenti rivivi i ricordi cosí recenti che vorresti fossero ancora realtà.
Sali in macchina e metti la musica a palla, canti ma in realtà stai urlando per scaricare quel turbine di emozioni che si fanno sentire cosí forte da non riuscire a pensare ad altro.
La strada per casa non è mai stata cosí lunga e ti rendi conto che stai guidando in automatico perché la sai a memoria, perché ormai è questa la tua città!
Finalmente apri la porta di casa e ricominci come se nulla fosse successo: c’è il bimbo che vuole giocare, la cena da preparare e le mail da controllare… ci sei tu, quella di sempre, con il cuore un pó più pesante.
Queste mie parole vorrei vi portassero a riflettere sul valore del tempo trascorso con le persone che amate, vorrei vi dessero l’opportunità di apprezzare quei piccoli momenti che, forse, troppo spesso date per scontato.
Vorrei invitarvi a pensare alla fortuna che avete di poter dire “andiamo a prenderci un caffè”, o “passo al volo a farti un saluto” o ancora un semplice “ci vediamo domani” ma soprattutto alla fortuna di non dover lasciare qualcuno attraversare quella terra di nessuno, quel confine.
Mi piacerebbe riuscire a farvi apprezzare tutte quelle volte che vostra madre vi chiama raccontandovi del nulla, spesso facendovi la stessa identica domanda milioni di volte senza avere la fretta delle chiamate intercontinentali (sí qui skype, le chiamate di whatsapp non funzionano), tutte le cene con mille parenti a cui spesso andate controvoglia, tutti i momenti in cui dite “oggi non ho tempo, sono troppo occupata, a salutare la nonna passeró un’altra volta”: godetevi il momento, godetevi davvero le persone che amate e che vi amano con un abbraccio, un bacio, una semplice stretta di mano ma soprattutto con del tempo insieme perché se c’è una cosa che a me manca da morire è trascorrere i momenti più semplici con le persone del mio cuore con le quali vorrei non ci fossero confini e non ci fossero attese.
Rubrica Mensile Diario di una Mamma Expat a Dubai a cura di Olly, seguila anche su Ig https://www.instagram.com/olly_ge
Nadja says
Come ti capisco Olly 🙁 e io vivo cosi lontana che pochissimi vengono a trovarmi!