Cosa si cela dietro l’Abbandono?
Nella psicologia il termine abbandono è riferito ad una rottura, da non confondere con il “rifiuto”.
Abbandonare una persona o una situazione è lasciar andare, lasciare senza protezione o aiuto in modo definitivo;
mentre il rifiuto è il respingere, allontanare, eliminare una situazione o una persona.
L’abbandono
È un’azione-sentimento che genera un disagio emotivo, può trattarsi di un legame di dipendenza: naturale di un bimbo coi genitori ma anche di un legame di amicizia, parentela o di coppia.
Proprio nei primi anni di vita di una persona i sentimenti di abbandono sono svariati.
I primi, per scoraggiare il pianto del bebè, mamma e papà non rispondono alle sollecitazioni, oppure il primo giorno di scuola.
Tutto questo causa sconforto senza ripercussioni importanti come invece può essere l’abbandono volontario di un bambino, di un adulto oppure una situazione di lutto.
Rotture affettive del passato possono far rivivere la stessa esperienza generando a sua volta il timore e l’angoscia di un nuovo abbandono, da qui possessione, gelosia fino a sfociare in uno stato depressivo, disturbi alimentari, nel sentirsi una vittima prima di valore… gestire i rapporti in modo ossessivo, portando il soggetto d’interesse all’estremo di una scelta gravosa che replica lo stato iniziale d’abbondono, come un circolo vizioso… “ma come sono sfortunata/o incontro sempre le stesse persone, non fanno altro che trattarmi tutti allo stesso modo”.
Esiste la fase pre-natale
Tutto ciò che abbiamo detto fin ora si può replicare anche nel periodo di gestazione di una mamma, dove prova svariati tipi di emozioni:
gioia, euforia, felicità, speranza, amore come paura, tristezza, spossatezza, nevrosi, depressione angoscia ed abbandono.
Esiste una memoria cellulare ed esiste una connessione tra mamma e feto e ciò che li circonda, pensiamo semplicemente a quando prendiamo uno spavento, può succedere che il nostro bimbo si immobilizzi, oppure il papà si avvicina al pancione lo sfiora ci parla e il bimbo reagisce con un calcetto, ancora quando la mamma mangia velocemente al bimbo viene il singhiozzo, se la mamma subisce uno stress emotivo il bimbo subisce lo stesso stress, il cuore ed il respiro hanno un’ azione anomala che il bimbo lo traduce come una irregolarità….
Ahh che groviglio direte!
Percorsi Olistici che possono aiutare
Tranquilli va tutto bene, tutto questo fa parte della vita ed esserne consapevoli è il primo passo per la risoluzione, sia per radrizzare certi nostri atteggiamenti sia per intraprendere percorsi olistici come il Massaggio Metamorfico, la Meditazione Dinamica di Osho, il Reiki, la Cristallogia, i fiori di Bach e il Rebirthing…
Ogni trattamento deve essere scelto in base alla propria predisposizione e caratteristiche comportamentali, ovvio che esistono operatori olistici che con un’amnesi caratteriale vi possono indicare il percorso più idoneo.
• C’è chi preferisce il contatto fisico e potrà provare il Massaggio Metamorfico;
• Chi ama il movimento per raggiungere lo sfogo dei blocchi emotivi raggiungendo la quiete del “qui e ora” si avvicinerà alla meditazione dinamica Osho;
• Chi non ama l’esperienza tattile però vuole sciogliere i nodi e rilassarsi punterà sul Reiki o la Cristallogia ;
•Chi invece vuol sfruttare il proprio corpo ed imparare ad eliminare le tossine nocive e ama l’acqua, potrà provare il Rebirthing in piscina.
•Chi invece , non vuole impegnarsi con questi trattamenti perchè ha una vita frenetica ed ansiosa può farsi consigliare i fiori di Bach attraverso uno specifico test sensoriale (tenete presente che anche per le sole miscele erboristiche sarebbe preferibile la supervisione di un esperto del settore).
Per quello che ho potuto verificare dalla mia esperienza, per raggiungere un determinato traguardo bisogna iniziare un preciso percorso adoperandosi in una forte motivazione personale, con il desiderio di superare tutti gli ostacoli e tutti i periodi di scoraggiamento che si possono presentare durante il trattamento, come prevedibili periodi di recessione, e periodi di falsa euforia… con metodo, pazienza, e tenacia ma soprattutto se veramente lo vogliamo possiamo raggiungere qualsiasi beneficio che ci prefiggiamo…
Noi siamo gli autori del nostro destino
Rubrica Shambala Terapie Olistiche delle Emozioni a cura dell’ Operatrice Olistica Falcomer Denise specializzata in bio-terapie e discipline orientali
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Questa pratica, pur essendo frutto di conoscenze e tradizioni secolari, non è parte della “medicina ufficiale”, ossia di quell’insieme di pratiche mediche scientifiche fondate sulla sperimentazione clinica e di laboratorio. Questa pratica viene invece inserita tra le “medicine alternative” o “medicine non ufficiali”. Per tale ragione questa guida vuole essere solo una introduzione alla conoscenza di questa pratica, alla sua storia e alla spiegazione dei suoi procedimenti.
Questa guida ha solo carattere infomativo; non può, e non deve, essere in alcun modo intesa come un’invito a seguire i dettami di questa pratica, cosa che viene sempre e solo lasciata alla libera scelta del lettore. Desideriamo altresì invitare sempre tutti i lettori a consultare prima di ogni cosa il loro medico di famiglia, e i relativi specialisti da esso consigliati, seguendo innanzitutto le vie della medicina ufficiale.
Ad esse può essere eventualmente affiancato un percorso che segua una o più pratiche di medicina “alternativa” o “non ufficiale”, ma queste non possono e non devono mai sostituire le terapie indicate dai medici. Sono in gioco la vostra salute e la vostra stessa vita, non dimenticatelo mai.
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