Partorire in acqua o anche solo passare il travaglio immerse in essa può avere molteplici vantaggi sia per la mamma che per il bambino.
Già in gravidanza, la ginnastica in acqua è utile per correggere e/o prevenire malposizioni fetali.
Inoltre, i vantaggi del travaglio in acqua per la mamma sono:
- è libera di muoversi
- può creare un suo spazio intimo e personale
- diminuisce i livelli di catecolamine, gli ormoni dello stress
- risparmio di energia e conseguente ridotto consumo di ossigeno di circa 60-75%
- diminuzione della pressione creata dall’addome sulla vena cava inferiore e l’aorta
- la spinta idrostatica dell’acqua migliora la circolazione utero placentare
Per il bambino il travaglio ed il parto in acqua sono vantaggiosi
Il bambino riceve più ossigeno, grazie al miglioramento della circolazione utero placentare come detto sopra, e quindi il livello del suo pH sanguigno alla nascita risulterà migliore.
Inoltre, l’acqua ricrea per il bambino l’ambiente uterino, il liquido amniotico in cui è immerso, rendendo perciò il passaggio alla vita molto più graduale e meno traumatico.
Attenzione però: un parto in acqua è possibile solo in condizioni di totale fisiologia.
Pertanto, nel caso in cui esistano o insorgano problematiche varie, il parto in acqua non è da considerarsi possibile.
La Rubrica mensile Un’Ostetrica per Amica è a cura delle Ostetriche Silvia Santalucia e Giada Santinon
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