Sarà la scelta giusta?
Quando decidiamo di avere un altro figlio è probabile che qualche dubbio ci assalga: “Sarà la cosa giusta? Come reagirà il primogenito? Soffrirà? Cosa posso fare perchè non si odino?”
Ogni coppia deve decidere quando e se è il momento giusto per avere un secondo figlio ed è una decisione che dev’essere condivisa tra i genitori, senza che in questo venga coinvolto il primogenito.
È bene che il bambino venga informato che arriverà un fratellino, nel momento in cui si è sicuri della gravidanza e non prima, così da potergli spiegare cosa sta succedendo dentro la pancia della mamma, magari riproponendo anche delle foto di quando lui era ancora nella pancia e rassicurandolo sul fatto che gli vorrete sempre tanto bene.
Ma come si sente il bambino? Come potrebbe reagire a questa notizia?
Il bambino, nel suo profondo, pensa “Se la mamma mi vuole così tanto bene, perché mai vorrebbe un altro bambino? Non le basto io?”
Pertanto è comprensibile che provi gelosia nei confronti del nuovo arrivato ed è altrettanto comprensibile che non sia in grado di gestire e controllare emozioni così forti, senza l’aiuto e la mediazione di un adulto.
Allora cosa è possibile fare per aiutarlo?
Vi sono alcuni accorgimenti utili in questi casi, però è sempre bene tenere a mente che ogni bambino è unico, con le sue emozioni e reazioni, pertanto non si può pensare di usare le indicazioni come fossero un “libretto d’istruzioni” ma come un aiuto nel capire quale sia il miglior modo possibile per aiutare vostro figlio.
- Innanzitutto, sarebbe bene coinvolgere il bambino nella scelta delle cose del fratellino (vestitini, lettino, carrozzina,…)
- Non far coincidere l’arrivo del secondogenito con grandi cambiamenti (es. togliere il ciuccio o il pannolino, dormire da solo, l’inizio dell’asilo, …)
- Non dire che sarà un compagno di giochi per lui altrimenti poi rimarrà molto deluso nel vedere che in realtà mangia-dorme-piange.
- È molto importante legittimare e contenere le preoccupazioni del bambino, rassicurandolo il più possibile cercando di non farlo sentire sbagliato in quello che prova per il nuovo arrivato.
- È importante parlare con il proprio figlio delle emozioni che prova, in modo che così si senta compreso, ad esempio dicendogli “Capisco tu sia arrabbiato perché la mamma dedica molto tempo al tuo fratellino” aggiungendo, ad esempio, per rassicurarlo “Anche se ora hai un fratellino, il mio amore per te non diminuirà, rimarrà uguale e nessuno può togliere il tuo posto nel mio cuore”.
Questo perché è molto probabile che il bambino metta in atto comportamenti regressivi (es. rivolere il biberon, bagnare il letto, parlare come un bambino più piccolo,…) oppure comportamenti aggressivi (es. “non lo voglio, riportatelo indietro”, dargli pizzicotti, …) che hanno bisogno di essere accolti e legittimati dai genitori.
Questo però non vuol dire che il primogenito può fare tutto perché “bisogna capirlo”, bisogna sempre mettere un limite da non superare tra cui in primis il non farsi del male: se questo dovesse succedere, bisogna fermarlo e spiegargli che capite il suo stato d’animo ma il vostro compito è anche quello di proteggere i vostri figli, non permettendo a nessuno di fargli del male.
In conclusione, ricordatevi che quando i bambini chiedono ai genitori un fratellino, è come se chiedessero un nuovo giocattolo, lo fanno più che altro per capire se effettivamente mamma e papà stanno progettando un nuovo bambino, perché nessun bambino vorrebbe mai dividere l’amore e le attenzioni dei propri genitori.
Non lasciate che siano loro a decidere per voi, prendete voi adulti questa decisione e vedrete che più siete convinti e sentite che è la decisione migliore per la vostra famiglia, con meno difficoltà il vostro primogenito accetterà il fratellino!
Rubrica mensile di Psicologia a cura della Dott.ssa Giulia Braghetta
Psicologa dell’età evolutiva iscritta all’ordine degli psicologi del Veneto che svolge la libera professione in provincia di Padova e di Verona.
Collabora con diversi enti, comuni e scuole e ha pubblicato due libri nel 2016: “La violenza intrafamiliare nella coppia. Gli effetti della violenza perpetrata dal proprio partner” e “Costanza dei colori visti attraverso veli colorati reali. L’influenza di un filtro nella percezione del colore”.
Per domande o dubbi potete scrivere a: g.braghetta.psicologa@gmail.com
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