“Ogni cosa che fa il Potere del Mondo è fatta in cerchio. La volta del cielo è rotonda, e ho sentito che la terra è rotonda come una palla, e così sono tutte le stelle. Il vento, al massimo del suo potere, gira vorticosamente. Gli uccelli fanno il nido in forma circolare perché la loro è la nostra stessa religione. Il sole sale e scende lungo il cerchio. La Luna fa lo stesso ed entrambi sono rotondi. Anche le stagioni formano un grande cerchio nel loro trasmutare e sempre ritornano laddove furono. La vita di ogni uomo è un cerchio dalla fanciullezza alla fanciullezza e così è ogni cosa ove si muove il potere.”
Alce Nero, sciamano della famiglia Lakota Sioux nell’America del Nord
Non esiste al mondo un altro disegno simbolico così universale come il Mandala.
Lo si ritrova in ogni cultura ed in tempi diversi, dal Tibet, all’Induismo Tantrico, al Buddhismo, agli Indiani Navaho e del Sud-Ovest America, nel Cristianesimo all’interno delle cattedrali sui pavimenti (labirinto di guarigione cattedrale Chartres, o i vari rosoni anche nelle più comuni chiese).
Il più antico Mandala fino ad oggi conosciuto è una “ruota solare” paleolitica scoperta nell’Africa del sud, ma anche in natura possiamo ritrovare forme mandaliche: nella frutta tagliata a metà, nelle pietre, nei fiori (passiflora, margherite e le rose..) i tronchi degli alberi, il disegno dell’uragano, il sistema solare, la struttura dell’atomo, un cristallo d’acqua anche la stessa struttura dell’atomo.
Oltre ad essere disegnati, i Mandala vengono anche “vissuti” ed alcuni esempi possiamo ritrovarli in India con la danza del Mandala, le danze dei Sufi e tra gli indiani Navaho nelle pratiche di guarigione dove la persona viene posta al centro di un cerchio disegnato sul terreno, mentre in occidente l’idea del centro e del cerchio protettivo si ritrova in numerose danze popolari e nel girotondo dei bambini.
Derivazione della parola Mandala…
La parola Mandala deriva dal sanscrito “manda”, cioè essenza – principio, con l’aggiunta del suffisso “la” cioè contenitore; contenitore d’essenza, per associazione circolo.
Nel Buddhismo esoterico il principio, l’essenza del Mandala è la presenza del Buddha in esso contenuto, ma in teoria le immagini di divinità non sono necessarie: possono venir sostituite da una ruota, un albero, un gioiello o qualunque altra manifestazione simbolica, quindi in rappresentanza del cosmo introspettivo per focalizzare l’attenzione nel definire uno spazio sacro sviluppando meditazione.
Curiosità…
L’inizio è il centro, detto “Bindu” – un punto – simbolo ipotetico che rappresenta il seme, la goccia, il saliente punto di inizio, il centro di riunione dove convergono le energie esterne e dal quale le energie interne si espandono e il suo scopo è quello di rimuovere nel fedele la dicotomia oggetto – soggetto.
Nella tradizione Buddhista i Mandala sono creati con delle sabbie colorate deposte con un movimento della mano particolare tramite delle cannucce dorate da quattro o più monaci addetti a ruoli precisi di creazione, alla quale verrà assegnato un quadrato per l’esecuzione che può durare interi giorni.
Prima di potervi lavorare, i monaci seguono un tirocinio di 3 anni circa durante il quale devono memorizzare ed imparare a disegnare ogni singolo dettaglio e simbolo, studiarne i relativi concetti filosofici, poichè si basano sulle scritture.
Comporne uno, equivale ad impartire gli insegnamenti del Buddha.
Inizialmente il Mandala viene attribuito ad una divinità; tutto ha luogo dal Bindu dove partono le varie linee che formeranno le diverse figure geometriche-simboliche ed ulteriori cerchi.
Al termine ci sarà una cerimonia di distruzione miscelando di nuovo le sabbie raccogliendole e poi donandole ad un corso d’acqua, tutto questo per evocare l’impermanenza del mondo materiale.
Storia del Mandala
Nei primi decenni del ‘900 Carl Gustav Jang si dedicò allo studio ventennale di interpretazione dei Mandala.
Per Jang il Mandala personale il centro è l’uomo stesso che si deve purificare, trasformando le forze negative che porta dentro.
In esso vengono espulse tutte le energie negative attraverso la meditazione, la presa di coscienza e la conoscenza del proprio Sé che avviene durante il processo di costruzione.
Mentre si costruisce il Mandala, dall’esterno verso l’interno, l’uomo si concentra, si individualizza, esegue quella ricerca interiore indispensabile perché si verifichi la catarsi, la purificazione.
Pratica del Mandala
La pratica del Mandala persegue tre scopi: centrare, guarire, crescere.
- Centrare significa cogliere l’essenziale, valutare lo scopo prioritario dei valori della vita.
- Per guarire, si intende l’espellere i turbamenti, le forze perturbatrici, la malattia.
- Per crescere si intende il proiettarsi verso una nuova dimensione, verso la meta della catarsi.
Per l’occidente moderno disegnare il mandala divenne un metodo di consulenza dai vari terapisti e psicologi, ma anche di uso personale per adulti e bambini per aumentare il proprio livello di coscienza e spiritualità per rilassarsi, imparare a conoscere se stessi, mettere in moto la creatività, l’intuito, ritrovare un equilibrio in un momento particolare della nostra vita.
Il Mandala al di là delle varie simbologie sacre, religiose, filosofiche è la realizzazione dell’immagine che abbiamo di noi stessi in quell’attimo presente.
Per divertimento personale possiamo creare Mandala colorando quelli che troviamo nelle edicole, librerie e sul web, oppure usare il bricolage, utilizzando pezzi di stoffa, carta, bottoni.. ancora utilizzare gli scarti delle preziose pietre ( come scrivevo nel post: Cristalloterapia ecco di cosa si tratta )
Gli 8 Benefici del colorare i Mandala
I ricercatori hanno osservato infatti che anche semplicemente colorare i mandala ha un profondo effetto sul cervello e sulla nostra mente:
- Attiva l’emisfero destro del cervello
- Favorisce la sincronizzazione cerebrale
- Migliora la creatività e la capacità di risolvere i problemi
- Alleggerisce la mente
- Porta in uno stato naturale di meditazione
- Favorisce l’intuizione e il sorgere di nuove idee e progetti
- Ha effetto ordinatore sulla nostra psiche grazie al simbolo rappresentato dal mandala
- E’ un attività da fare con i bambini per rafforzare il legame e portarli in uno stato di calma
Questo strumento sviluppa anche tanto divertimento per i bimbi… ma ricordatevi che seppur ben riuscito, il valore del Mandala, una volta completato, sta proprio nel disfarlo!
Rubrica settimanale Shambala: Terapie Olistiche delle Emozioni a cura di Falcomer Denise Operatore Olistico specializzata in bio-terapie e discipline orientali
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Tomaso says
Cara Roberta, i tuoi post li trovo molto interessanti, e dico che imparo tanto!
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso