Cambiamenti che un po’ fanno male…
Da quando Franci ha iniziato l’asilo la nostra routine mamma figlio è cambiata tanto.
Lui, nonostante all’asilo si diverta tanto, sente molto la mancanza dei nostri tantissimi spazi che, anche se ci sono sempre, sono per forza di cose (orari, abitudini, ecc…) cambiati…
Se non fossi certa come sono di aver scelto l’asilo migliore, forse avrei deciso di interrompere il suo percorso e di riprovarci l’anno prossimo a 4 anni… perché forse non è davvero pronto.
Soffre moltissimo il momento del distacco, ma una volta lì si diverte tanto, ed è lui il primo a raccontarmelo quando vado a prenderlo.
Questo quindi mi rende serena, ma al tempo stesso mi fa molto soffrire sapere che lui non voglia lasciarmi la mattina e che già dalla sera precedente, mi supplichi di stare assieme l’indomani.
“È normale….“
Ogni bambino è diverso dall’altro, ognuno ha una sua personalità, un vissuto, abitudini, un’educazione, che lo rendono unico.
Il sentirmi dire “… ma è normale!” non mi basta… perché nessuno conosce meglio di me mio figlio.
Ho deciso perciò di seguire il mio istinto, di non ignorare i suoi bisogni e di andargli incontro… anche se… “ma ci sono passati tutti…”
Non abbiamo reputato fosse il caso di sospendere l’asilo e l’importantissimo percorso ormai intrapreso da settembre anche grazie all’aiuto delle bravissime maestre, ma abbiamo deciso in qualche modo di mediare, di ascoltarlo.
Essere una mamma ad alto contatto
Franci era un bimbo molto sereno, stimolato, abituato a fare qualsiasi cosa con me quando non lavoravo. Dalle lunghissime passeggiate, alla spesa, ai tanti giochi creativi a casa, insomma a vivere la quotidianità al mio fianco.
Io sono felice delle scelte fatte, perché sono una mamma ad alto contatto e se potessi tornare indietro sono certa le rifarei tutte.
Molto probabilmente sente proprio la mancanza di quel vivere ad alto contatto con me.
So che è arrivato il momento del distacco, naturale e forse ahimè … inevitabile, ma al tempo stesso non voglio assolutamente che per lui possa essere un trauma e conoscendo mio figlio, ho capito che forse non era ancora davvero pronto.
“Mamma posso stare con te?”
Qualche giorno fa, mi ha chiesto di non andare qualche mattina all’asilo e di poter stare assieme come facevamo quando non lavoravo.
Parlando da donna lavoratrice non è semplice… anche se sono fortunatissima perché sono libera di gestire il mio tempo, dedicandolo quasi del tutto a Franci mi rimane praticamente solo la notte per lavorare, e la stanchezza ormai si fa sentire…
Se non mi credete, potete constatarlo voi stessi guardando le mie occhiaie nei video che posto sul mio canale YouTube… 😅
Ho deciso…
Mio figlio per me viene prima di qualsiasi altra cosa al mondo, perciò per renderlo più sereno ho deciso che non andrà all’asilo tutti i giorni, proprio come mi ha espressamente chiesto lui.
In questo modo potremo trascorrere delle giornate solo nostre facendo ciò che desidera, senza però interrompere l’importante percorso iniziato all’asilo.
La felicità…
Abbiamo iniziato così a trascorrere di nuovo delle mattine assieme; passeggiate sul mare, visite nella nostra bellissima città vecchia, tanti lavoretti a casa, lunghe chiacchierate e lunghi silenzi di chi non ha bisogno di nient’altro per essere felice.
La sua gioia in quei momenti assieme è incontenibile, mi abbraccia forte e mi dice “…grazie mamma!” ed io mi sento completamente destabilizzata…
Mi sento felice e triste al tempo stesso… ho paura di aver fatto la scelta sbagliata a farlo “staccare” da me quando forse non era ancora davvero pronto… mi sento in colpa…
Spero tanto che con questa decisione presa, lui possa sentirsi più sereno.
Il mestiere più difficile…
Oggi che sono mamma e che imparo ogni giorno un po’ di più questo complicatissimo mestiere, mi rendo conto di quanto sia davvero difficile prendere delle decisioni per i propri bambini… credo che l’unico modo per non sbagliare sia quello di affidarsi al proprio istinto materno.
E voi, vi siete trovate nella mia stessa situazione? Raccontatemelo nei commenti 💕
chiara says
Non so come ma questo post capita davvero “a fagiolo” per me. Sono mamma di un bimbo di 2 anni, che non va all’asilo ma è cresciuto dalla nonna, in quanto lavoro a tempo pieno. Al bilancio di salute fatto questa settimana, il mio pediatra mi ha quasi imposto di mandarlo all’asilo, perchè lo vede un bimbo molto chiuso, diffidente, troppo protetto “dal guscio che gli abbiamo creato noi” e troppo abitudinario. non parla ancora bene, ha molte paranoie sul cibo e ha preso il ciuccio come ciuccia: queste sono “le sue colpe”. Io non lo vedo assolutamente come lo ha descritto il pediatra, ma un bimbo felice, che adora giocare e quando andiamo al parco se ci sono altri bimbi interagisce volentieri con loro… Ora io lo so perfettamente che sicuramente l’asilo gli darebbe quella marcia in più, mi piacerebbe provare, ma da un lato ho marito e suocera che non sono per niente d’accordo e aspetterebbero i fatidici 3 anni e mezzo, e ogni tanto anche io penso che sia troppo piccolo per sradicarlo da quelli che adesso sono i suoi equilibri… non so cosa fare… Come dici tu il mestiere di mamma e scegliere quello che è più giusto per lui è davvero difficile… e siamo solo all’inizio… ma penso che nel tuo caso tu abbia fatto benissimo… e penso che quello dovrebbe essere il giusto compromesso che tutte le famiglie dovrebbero avere, perchè nonostante tutto si vedono bambini che a fine anno scolastico sono stremati dalla stanchezza e senza voglia di andarci…
mammaguru says
Grazie di cuore per il tuo commento, per la tua condivisone sincera e per le parole di conforto.
Ogni bambino è unico, solo noi genitori sappiamo davvero cosa sia meglio per i nostri figli!
Purtroppo oggi invece si tende ad ascoltare troppe persone… che parlano e giudicano troppo facilmente…
Vi auguro di prendere la decisione migliore per il vostro bambino. Un abbraccio
Angela says
Ciao, sono mamma di un bimbo di 14 mesi, per quanto sia difficile per me ho scelto di portarlo al nido solo x poche ore, perché sono ancora a casa e preferisco che lui abbia qualche ora di svago con altri bimbi e il resto della giornata con me…mi sento bene così, potrei lasciarlo di più al nido, ma credo che questi siano momenti preziosi x entrambi ed io non voglio privarmene ora che ho ancora la possibilità.
Trovo la tua scelta emozionante ed è sicuramente la cosa giusta x te ed il tuo piccolo.
mammaguru says
Grazie di cuore Angela, apprezzo tanto il tuo pensiero.
Anche io condivido la tua bellissima scelta e sono d’accordo riguardo al fatto che siano momenti davvero preziosi… perché privarsene?! Proprio così, cara Angela.
Un abbraccio e grazie ancora
Federica says
Ti capisco benissimo perche io ho dovuto mandare i miei 2 figli alla tagesmutter (asilo privato) che avevano soltanto 9 mesi ed è stato difficilissimo farlo ma non avevo scelta .ora sono grandi anno 17 e 14 e se anche li ho mandati all’asilo molto piccoli sono sereni e felici e non mi accusano mai di averli lasciati all’asilo e di non averli dedicato tempo RICORDA NON È QUANTO TEMPO DEDICHI A TUO FIGLIO MA LA QUALITA DEL TEMPO CHE STAI CON LUI. I bambini ancora piccoli come il tuo non percepiscono ancora bene il tempo per loro mattino pomeriggio o sera è uguale lo percepiscono dalle abitudini. Non farti sensi di colpa non servono, e goditi la sua crescita con gioia. Fede
mammaguru says
Grazie Federica per il tuo commento.
Forse quando non si ha altra scelta è, per forza di cose, differente.
Nel mio caso invece, avendo fortunatamente la possibilità di gestire il mio lavoro, ci si fanno mille domande….
Sono del parere che quando sono piccoli non è solo la qualità del tempo che conta ma anche la quantità.
Ovviamente ripeto questo discorso è assolutamente soggettivo, ed ogni bambino è differente.
Franci anche se ha solamente tre anni, mi ha fatto una richiesta precisa e davvero sentita… mi ha espresso un suo bisogno, un suo disagio nell’essersi distaccato così rapidamente e senza assolutamente volerlo, da me.
Ora mi godrò come sempre ogni istante della sua crescita, ma stando sempre attenta a ciò che vorrà comunicarmi, verbalmente e non….
Grazie mille per il racconto della tua esperienza personale e per i tuoi consigli, a presto.