Vi ho già parlato in un vecchio post, della bravissima Travel Designer Deborah Croci ed oggi Mamma Guru è lieta di ospitarla per un post redatto interamente da lei.
Deborah come me ama utilizzare il metodo Montessori nella vita di ogni giorno ed anche quando viaggia con suo figlio.
Se doveste aver bisogno di organizzare una vacanza a misura di bambino rivolgetevi a lei, vi farà capire che viaggiare con i figli è possibile ed è un momento di crescita per tutta la famiglia!
Ma ora entriamo nel vivo, con il post di Deborah Croci.
Quando ho avviato la mia attività di Travel Designer ero già mamma di Matteo da un anno.
Durante la mia gravidanza, però, ed in particolare appena dopo la nascita del mio bambino, mi sono avvicinata allo studio e all’analisi del metodo Montessori per capire se potesse fare al caso mio e se i principi in esso contenuti potessero in qualche modo fornirmi delle linee guida e degli strumenti specifici per aiutarmi a crescerlo ed educarlo nella maniera in cui desideravo.
Più approfondivo le teorie montessoriane e più mi rendevo conto che, caspita! Non era poi tanto diverso tutto questo, dal modo in cui io sono cresciuta, anche se a dire la verità, né i miei genitori né i miei nonni – con cui ho passato gran parte della mia infanzia – ne sapevano nulla di chi fosse Maria Montessori e del metodo da lei ideato. Mi sono detta “fa esattamente al caso mio” e da lì sono partita seguendo per lo più il mio istinto, replicando ciò che mi era stato insegnato da piccola e rivivendo con mio figlio gesti, esperienze e giochi che io stessa avevo in prima persona provato molti anni prima.
I libri e le ricerche fatte sul web per perfezionare strumenti e modalità di apprendimento, sono servite semplicemente da base, perché ovviamente quello che gioca la parte più importante del percorso è la naturalezza, nel mio caso, o forse semplicemente la memoria del mio vissuto che ho assimilato da bambina e che ora replico e trasmetto con gioia a mio figlio ed in particolare,mi concentro su questi semplici ma efficaci concetti:
• LIBERTA’: lo lascio libero di fare, esplorare, toccare, assaggiare, avventurarsi (sempre stando attenta alla sicurezza, ovviamente!) perché è facendo che si impara;
• ARIA APERTA: lo incoraggio e lo incentivo a vivere per la maggior parte della sua giornata, a stretto contatto con l’ambiente esterno ed in particolare con la natura. Che sia una passeggiata in giardino, una gita nel bosco, una pedalata in campagna o semplicemente un’uscita in un parco cittadino – in base a dove risiedi e alle tue disponibilità di tempo – è fondamentale per i bambini stare all’aperto, fuori, in qualunque stagione dell’anno.
• CONDIVISIONE: con un po’ di organizzazione e un’attenta pianificazione della mia giornata lavorativa e familiare, faccio il modo di dedicare la mia piena e completa attenzione a mio figlio quando trascorro i miei momenti con lui: via il cellulare, via le distrazioni esterne, via il superfluo. Siamo solo io, lui e in nostri momenti condivisi in cui insieme cresciamo, giochiamo, impariamo, facciamo esperienze nuove ogni giorno consapevoli del fatto che in quel preciso lasso di tempo durante la frenesia quotidiana, niente e nessuno può interromperci, infastidirci, distrarci.
Con l’avvio della mia nuova professione, rivolta in particolar modo alle famiglie che amano viaggiare in libertà con i propri bambini, è stato per me inevitabile trasferire e riportare un po’ del mio modo di essere genitore, nella mia attività lavorativa. Sarà perché occupandomi di viaggi con i bambini, mi capita spesso di ascoltare e cercare di risolvere moltissime problematiche e difficoltà piccole e grandi che i genitori devono affrontare quando progettano una vacanza family, ma la prima cosa che faccio per rispondere al meglio alle esigenze e alle necessità delle famiglie che mi contattano per progettare i loro viaggi è proprio mettermi nei loro panni e chiedermi io, da mamma, se dovessi affrontare quel viaggio, se volessi raggiungere quella meta, cosa farei per rendere l’esperienza leggera, semplice, rilassante, coinvolgente ed interessante per tutti i partecipanti in modo che i più piccoli non si annoino o non si affatichino troppo e i più grandi possano godersi le loro meritate vacanze esattamente nel modo in cui desiderano viverle.
Già perché qualunque genitore capisce quasi immediatamente che quando i propri bambini sono felici e rilassati, tutto è più facile. Se non si rispettano i loro tempi, se si forza la mano, se si organizzano attività fuori dalla loro capacità di sopportazione, i bambini ci renderanno la vita impossibile, a maggior ragione quando siamo in vacanza, in un contesto che per loro è inconsueto e che già di per sé li destabilizza leggermente.
Questo però non significa che tu debba rinunciare a viaggiare se hai bambini. Al contrario!
Ed è proprio grazie ad alcuni dei principi base tratti dal metodo Montessori che ti aiuterò, se hai perplessità o non sai come orientarti, a capire come organizzare al meglio una vacanza a misura (e a prova!) di bambino e come trasformarla in un’esperienza di crescita, divertimento, apprendimento e sviluppo interiore per i più piccoli.
Ecco alcuni piccoli spunti:
1) Aiutami a fare da solo
Quando progetti i tuoi viaggi – lunghi o brevi che siano – coinvolgi il tuo bambino sia nella fase iniziale di scelta della destinazione, della struttura in cui soggiornare e delle attività da fare o luoghi da visitare, sia nei momenti immediatamente precedenti la partenza come ad esempio la preparazione dei bagagli. Ti consiglio di iniziare dall’acquisto di uno zainetto o piccolo trolley (in base all’età), magari colorato o personalizzato, e di lasciarlo libero di scegliere cosa mettere al suo interno da portare in vacanza con lui. Forniscigli magari delle opzioni (il suo pupazzo preferito, un libro, un gioco non troppo ingombrante o pesante, la sua ‘copertina di linus’, delle matite colorate e dei fogli per disegnare, ecc), a seconda anche del mezzo di trasporto con il quale viaggerete. Questi piccoli gesti contribuiranno a renderlo autonomo, indipendente, ad accrescere la fiducia in sé stesso e nelle sue capacità di decidere ciò che è meglio per lui e soprattutto risparmieranno a te la fatica di sopportare eventuali capricci per una tua dimenticanza o scelta errata degli oggetti, giochi, intrattenimenti fondamentali per affrontare serenamente il viaggio.
2) Rispetta i miei tempi
Il mondo di oggi è veloce, frenetico, una ruota che gira all’impazzata senza darci nemmeno il tempo di vivere gli attimi di una giornata e di gustarli nei modi e nei tempi che vorremmo. Tutto corre: l’orologio, il traffico, gli appuntamenti, noi stessi ci ritroviamo a dire continuamente ‘muoviti, veloce, facciamo tardi, sbrigati’ ogni singola mattina ai nostri figli prima di uscire di casa. E loro, bradipi più che mai, se ne infischiano puntualmente ella nostra fretta. Perché? Beh perché per loro il tempo non esiste. Per loro ha senso solo il qui ed ora. Specialmente quando sono molto piccoli. Impossibile rispettare i loro ritmi durante tutto l’anno, realisticamente parlando, ovviamente, ma almeno in vacanza vogliamo provarci? Programma sempre spostamenti e tappe del tuo viaggio tenendo in considerazione la capacità di resistenza dei tuoi figli ed in particolare la loro età, le loro esigenze (anche fisiche tipo: cambi pannolino, toilette, pappa, ecc.), la loro indole caratteriale (se quando siete in macchina da un minuto iniziano a chiedervi ‘siamo arrivati?’ un centinaio di volte, ecco, eviterei di progettare un viaggio in auto di 12 ore. Mi limiterei a piccoli spostamenti, magari suddivisi in tappe oppure cambierei il mezzo di trasporto riducendo i tempi di percorrenza.) Non solo: se hai programmato una passeggiata o una gita, almeno in vacanza, stai tu al loro passo. Non correre, non intimare loro di andare più veloce, fermati se loro sostano un attimo a raccogliere una conchiglia o a seguire una formica che cammina nel prato. Consenti loro di scoprire ciò che più attira la loro attenzione rispettando i loro ritmi. Inginocchiati accanto a loro con aria incuriosita: vedrai che anche tu imparerai a meravigliarti come loro di fronte ai piccoli e grandi spettacoli che offre
la natura e che quotidianamente noi adulti ignoriamo!
3) Permettimi di sperimentare
Il viaggio, ovunque tu decida di andare, è un’occasione meravigliosa per permettere a tuo figlio di fare esperienze nuove, entrare in contatto con culture diverse dalla nostra, avventurarsi alla scoperta di paesi e realtà lontane da quella a cui è abituato. Ecco perché, se progettata tenendo conto di queste fantastiche opportunità, ogni vacanza può fornire ai più piccoli spunti di crescita interiore e di apertura mentale, senza paragone. Basta qualche piccola accortezza per rendere un viaggio qualunque, davvero speciale e denso di ricordi e di esperienze condivise insieme: non chiuderti in un villaggio turistico senza mai uscire all’esterno e visitare i dintorni, programma delle escursioni anche guidate, affitta un’auto e progetta per tempo i luoghi che più ti sembrano interessanti da vedere, dedica almeno due giorni alle gite fuoriporta se la tua vacanza dura una settimana, assaggia i prodotti tipici che la terra che ti ospita ha da offrirti, concedi spazio e attenzione all’esplorazione di parchi naturali, musei, zone e luoghi in cui poter scoprire la vera essenza del posto sia a livello culturale che ambientale e rispetta sempre le usanze della popolazione: il tuo bambino ti osserverà ed imparerà da te, sperimentando, a comportarsi nello stesso modo;
Il metodo Montessori racchiude in sè messaggi preziosi che se colti e messi in pratica a dovere anche nell’ambito delle vacanze con i bambini, sapranno guidarti e aiutarti a crescere piccoli uomini e donne che diverranno, domani, cittadini del mondo estremamente consapevoli e coscienziosi.
Se apri al tuo bambino le porte del mondo con fiducia, vedrai davvero quanto di bello esso ha da offrirgli!
Se dopo aver letto questo post hai capito di aver bisogno di una Travel Designer allora visita il sito di Deborah Croci http://www.deborahcroci.com/
e la sua pagina FB
https://www.facebook.com/deborahcrociwtd/
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