I miei pensieri di mamma…
In questi giorni sono silenziosa, non riesco ad addormentarmi facilmente, sono spesso assorta nei miei pensieri.
Mi è tornata in mente la mattina del 27 settembre 2013, quando mi svegliai con una strana sensazione, un misto fra paura e tristezza.
Come ho già raccontato in un vecchio post, avvertii una nuova sensazione… quella sensazione che da allora non mi avrebbe mai più abbandonata, perchè insita nell’animo di una mamma.
Sentivo che da lì a poco Franci avrebbe abbandonato il mio ventre, ed io non avrei più potuto proteggerlo con tutta me stessa come avevo fatto con coraggio, forza e sacrificio fino a quell’istante. Sapevo che una volta nato anche se io avessi fatto il possibile per proteggerlo, la sua sicurezza non sarebbe più dipesa solamente da me.
L’Involuzione della Razza Umana…
Guardando le continue immagini in TV di tutto ciò che è accaduto in questo periodo a due passi da casa mia ma anche in altri paesi del mondo più o meno vicini… mi sono tornati in mente quei ricordi carichi di paura.
Qualche giorno fa mi sono sentita in colpa… in colpa nei confronti di mio figlio, per averlo fatto nascere in un mondo così crudele, cinico, spietato.
Perché, e come si è potuti arrivare a tutto questo…
Penso alle tante mamme che affrontano viaggi della speranza in mare, tenendo fra le braccia i propri bambini; chissà quanta paura proveranno, quanta angoscia; chissà quanti bagagli fatti di sogni trasporteranno; chissà come stringeranno quelle manine cercando di trasmettere coraggio; sfidano il mare e la sorte pur di poter dare una vita migliore ai propri figli come ogni mamma vorrebbe, ed invece troppo spesso trovano con essi, la pace eterna fra le onde… stringendosi in un abbraccio che durerà per sempre.
E penso a quei genitori che perdono i propri bambini, le proprie case, tutte le loro speranze a causa delle bombe, a causa di gente che si reputa superiore ed in diritto di strappare alla vita persone innocenti, che sono fuori da sporchi giochi di potere; penso sempre più spesso che sia in atto un’involuzione della razza umana.
E penso a chi correva scappando dalla follia omicida, tenendo per mano il proprio bambino, penso a quelle manine desiderose di protezione divise dal terrore, penso a quelle mani che non si stringeranno mai più.
Mi chiedo come possa sentirsi un genitore che fino ad un attimo prima stringeva a sé il proprio figlio, cercando di trasmettere sicurezza e protezione… come possa sentirsi un genitore che non riesca a salvare il proprio bambino, nonostante tutto l’impegno, i sacrifici, l’amore; mi chiedo come possa accettare che qualcun altro abbia deciso per la vita del proprio bambino; mi chiedo come si possa andare avanti con un dolore del genere…
Cerco sempre di essere positiva…
Chi mi segue sa quanto io sia positiva e solare, quanto mi impegni a trasmettere pillole zen e di felicità, eppure non vi nascondo che ci sono momenti in cui ho paura, in cui mi sento pervasa da un senso di angoscia e sento che non posso far nulla per cambiare questa situazione, mi sento inerme, sento che sia quasi arrivata l’ora in cui il terrore prende il sopravvento sulla speranza.
Ma poi cerco di sfruttare il potere immenso della mia mente, dei miei pensieri, e scaccio via la negatività, anche se con fatica.
Mi rendo conto che non posso smettere di vivere, di sognare, di viaggiare, di cercare di trovare la felicità in ciò che mi circonda; non posso tenere il mio bambino sotto una campana, non posso non fargli scoprire il mondo, non posso fargli guardare ciò che lo circonda con gli occhi di un adulto disilluso.
Lui continuerà a guardare il mondo con sorpresa ed ammirazione, a vedere la bellezza in tutto ciò che lo circonda a pensare che la vita sia gioiosa, e sempre sorridente, e continuerà a dirmi con occhi felici “Mamma, che beeello!!!” .
Ma arriverà il tempo dei perché ed io dovrò cercare di spiegargli ciò che invece mi lascia senza parole; arriverà il tempo in cui dovrò proteggerlo dalle immagini che scorreranno davanti ai suoi occhi ciniche e violente, e lui si renderà conto che il mondo non è come lo immaginava.
Il cambiamento avviene dal basso
Adesso però è arrivato il momento di agire, se non vogliamo che questo mondo diventi ancor più infernale, dobbiamo Reagire, senza farci prendere dalla rabbia, senza odiare il nostro vicino perché professa un’altra religione, senza pensare che chi scappa dalle orribili realtà di guerra venga qui per farci del male; se iniziamo a non dialogare più con chi reputiamo diverso, potrà andare solamente peggio, sempre peggio.
Se tutti gli educatori ed i genitori, in ogni angolo del mondo, insegnassero ai bambini che la diversità non esiste e che anzi, è sinonimo di arricchimento; che non esistono persone superiori ad altre; che non esistono gerarchie umane; che bisogna sempre tendere la mano a chi ci è vicino e non pestargli i piedi; che i valori interiori vanno tramandati con convinzione e dedizione di padre in figlio; che il rispetto è il valore alla base di tutto; che non si dovrebbe compiere alcuna azione che non sia etica; che l’amore e la gentilezza sono il motore che deve far muovere il mondo.
Se tutti quotidianamente insegnassimo questi semplicissimi valori, forse il mondo sarebbe diverso; i bambini sono il futuro ed il cambiamento, affinché avvenga, deve passare attraverso loro… impegniamoci affinché sia così.
Non aspettiamo che il cambiamento debba necessariamente arrivare dall’alto, diventiamo padroni delle nostre vite ed educhiamo i nostri figli alla pace ed al rispetto, perché domani potrebbero essere loro a governare il mondo!
” Vorrei poterti far sentire per sempre al sicuro, così come quando dormi serenamente attaccato al mio seno. Vorrei poterti proteggere da tutto ciò che ci circonda, perché questo mondo mi fa paura. Ed invece ti lascerò camminare con le tue gambe, e tutta la sicurezza che ti trasmetto da quando sei nato, la porterai per sempre dentro te. Sii sempre gentile ed ama sempre chi ti sarà affianco, coltiva il seme del rispetto che ho piantato dentro te; questo mondo dovrà essere migliore e potrà diventarlo davvero, se tutti coltiveranno quel prezioso seme.”
Mamma Alessia
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