Tadasana per ritrovare la calma in pochi istanti
Nel precedente post vi ho consigliato una respirazione che riesce a donare calma e tranquillità anche alle persone più stressate, oggi voglio parlarvi di un’asana che potrete praticare anche unita ad Ujjayi Pranayama e che vi farà tornare in pochi istanti nel “qui ed ora”.
Ho deciso di dedicare un post a quest’asana perché mi aiuta sempre a ritrovare la calma in pochi attimi e magari potrà essere di aiuto anche a qualcuno di voi.
Si chiama Tadasana.
Facciamo il caso che vi ritroviate nel bel mezzo di una rivolta di piccole pesti e stanche e stressate vi venga voglia di gridare o di sculacciare qualcuno, bene… non fatelo potreste pentirvene dopo 10 secondi, ora vi consiglio come fare…
Ma cosa significa Tadasana?
Tada significa montagna ed infatti Tadasana, è la posizone in piedi di base in cui si sta immobili e diritti proprio come una montagna.
Può sembrare un’asana molto semplice, ma per praticarla in maniera corretta è necessario che ci sia equilibrio lungo l’asse verticale del corpo che passa per la sommità del cranio fino ai piedi ed inoltre la sua riuscita deriva da un lavoro interiore straordinario.
Quando si esegue è importante avere la consapevolezza del nostro corpo e dei nostri muscoli.
Ecco come eseguire Tadasana:
Torniamo a noi ed al nostro caos quotidiano di mamme h24 e non solo…
Lasciate per un attimo l’elemento di disturbo (marito/figlio/cane/gatto/suocera/e chi più ne ha più ne metta) e recatevi in un’altra stanza, mettetevi a piedi nudi sul pavimento e cercate il radicamento con la terra, fonte inesauribile di energia.
Godetevi la sensazione meravigliosa di radicamento, sentite la terra sotto i vostri piedi, sono lì che vi parlano, sono le vostre radici, anche se spesso pensiamo servano solo per uno scopo meccanico.
Ora chiudete gli occhi, ed ascoltate il vostro respiro…
Se vi siete esercitati con Ujjayi, come vi ho consigliato nel precedente post, praticatela.
Tadasana Step by Step
- Innanzitutto indossate un bel sorriso, anche se siete nere dalla rabbia, vedrete come già vi sentirete un pochino meglio!
- Si parte in posizione eretta, piedi paralleli e larghi quanto il bacino: allargate le dita e premete gli alluci al suolo. Tenendo le gambe distese e le ginocchia morbide, allontanate le braccia dal busto e chiudete gli occhi, concentrandovi appunto sui vostri piedi.
- Tenendo i piedi ben fermi, proprio come se fossero le radici dalle quali passa tutto il nutrimento che arriverà direttamente al vostro cuore ed alla vostra mente, senza sollevare la pianta dei piedi, spostate il peso avanti ed indietro in maniera lenta e fluida. Spostate ora il peso a destra e sinistra, facendo attenzione alla parte laterale interna ed esterna dei piedi. Ora spostate dolcemente il peso del vostro corpo avanti e indietro, da sinistra a destra, con un leggero movimento circolare, come se doveste disegnare dei cerchi concentrici. Riducete gradatamente l’ampiezza dei movimenti fino a fermarvi, con il peso del corpo distribuito uniformemente sui piedi. Tendete i muscoli delle cosce e sollevate verso l’alto le rotule, senza contrarre gli addominali bassi.
- Per rafforzare l’interno dell’arco del piede, sollevate l’interno delle caviglie.
- Visualizzate una linea luminosa di energia che dai piedi irradi tutto il corpo fino ad uscire dalla cima della testa.
- Ruotate la parte superiore delle cosce leggermente all’interno. Allungate il coccige verso il pavimento e sollevate il pube verso l’ombelico.
- Spingete le scapole verso la schiena, allargatele nuovamente e poi lasciatele andare in giù verso la schiena.
- Sollevate la parte superiore dello sterno verso il cielo senza spingere in avanti la parte bassa del torace.
- Allargate le clavicole.
- Sentite le braccia lungo il busto, attive, piene di energia.
- Le mani sono ben aperte ed attive puntate al suolo e vi donano forza e stabilità.
- Mantenete in equilibrio la cima della testa, con la parte inferiore del mento parallela al pavimento, la gola é rilassata e la lingua allargata, rilassata e staccata dal palato.
- Immaginate di avere due petali di rose posati sugli occhi, rilassateli.
- A questo punto dovreste aver raggiunto l’equilibrio, fermatevi ad ascoltare ciò che sta accadendo: percepite i piedi appoggiati a terra, come radici; sentite le caviglie, forti, che sostengono e spingono le gambe verso l’alto, fino al capo, se riuscite provate a visualizzare un raggio di luce che entra dal cielo nella cima del vostro capo ed irradia tutto il vostro corpo fuoriuscendo dai piedi e portando via tutte le tossine e tutto ciò che c’è di negativo in voi.
- Percepitevi forti, visualizzatevi come se foste una montagna. Nonostante tutto ciò che accade attorno a voi, voi siete lì inamovibili, forti, niente e nessuno può scalfirvi.
Portate con voi anche al di fuori della pratica queste consapevolezze acquisite, vi aiuteranno a superare i momenti più duri.
Mantenete la posizione per 5-15 respiri o fino a quando la posizione vi risulterà comoda e confortevole.
Volendo, potrete praticare quest’asana anche assieme ai vostri bambini; Io e Franci ci divertiamo un sacco, e ieri mi ha mostrato una versione personale davvero interessante di Tadasana 😀.
Benefici
Tadasana dona serenità e calma e vi riporta subito nel qui ed ora; vi accorgerete quanto questo sia importante che avvenga, proprio quando stanno per saltarvi i nervi…
La vostra forza mentale aumenterà e riuscirete a viaggiare dentro e fuori di voi attraverso il respiro. Yoga vuol dire Unione e quest’asana racchiude in sé profondamente questo significato, vi sentirete un tutt’uno con il cielo e la terra.
A livello fisico potenzia e tonifica gambe, schiena, braccia, caviglie, ginocchia, addominali, glutei che rimangono attivi durante tutta l’esecuzione, aumenta la forza fisica e mentale, la stabilità, la memoria e la concentrazione, migliora la postura, allevia la sciatica e riduce i piedi piatti
Perché amo Tadasana
Amo questa Asana perché mi ricarica sempre di buone vibrazioni, facendomi compiere un interessante viaggio interiore.
Provatela e poi fatemi sapere nei commenti cosa ve ne pare…
Una leggenda narra che un tempo le montagne avessero le ali, ma volando nel cielo si scontrassero sovente, infastidendo tutti gli dei. Allora Shiva tagliò le ali alle montagne, che precipitarono sul suolo, rimanendovi immobili così come le vediamo oggi.
Già amico, sai, per me una montagna è come un Buddha. Pensa alla pazienza, centinaia di migliaia di anni a star lì sedute nel più perfetto silenzio, come se pregassero per tutti gli esseri viventi in quel silenzio e semplicemente aspettassero la fine di tutto il nostro agitarsi e dimenarsi.
Jack Kerouac
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