Viaggiate, Viaggiate, Viaggiate!
Molte persone con l’arrivo di un figlio smettono di viaggiare.
Ansia, stress e preoccupazioni sono deterrenti pronti a terrorizzare i neo genitori che rinunciano spesso all’idea di intraprendere un viaggio con il proprio bambino.
Ma perché questa paura è tipica proprio delle famiglie italiane?
Forse i genitori italiani sono quelli che si adattano meno facilmente ai cambiamenti ed agli imprevisti che si possono presentare durante un viaggio. Durante i miei spostamenti di lavoro e piacere ho conosciuto tante persone straniere pronte ad avventurarsi con i propri figli in paesi totalmente differenti dal proprio. Clima, alimentazione, abitudini non li spaventavano anzi, erano pronti a far vivere nuove situazioni ai propri bambini. Non significa non aver cura, non avere attenzioni particolari, significa avere spirito di adattamento, significa essere consapevoli del fatto che i limiti molte volte sono solo nella nostra testa.
Spesso ci facciamo problemi incredibili al limite del ridicolo, sottovalutando il fatto che i bambini sappiano adattarsi molto più di quanto noi avremmo ritenuto possibile.
Ci avete mai fatto caso a questo? I bambini sanno sempre come sorprenderci, positivamente.
Quando ero assistente di volo…
Quando ero un’assistente di volo, ho visto mamme straniere viaggiare da sole con 2 / 3 figli al proprio fianco, senza l’aiuto del proprio marito né di nessun altro. Super organizzate con fasce o marsupi ergonomici, pochissimi bagagli, sorriso, calma e sangue freddo, invidiabili. Non le ho viste mai disperarsi se i bambini si buttavano sul pavimento in aeroporto e non correvano a disinfettare un giochino che cadeva dalle loro mani. In questo le invidio tantissimo, perché per quanto riguarda la questione igiene ahimè il mio spirito di adattamento è quasi pari a zero, sono sincera. Per tutto il resto invece ho imparato ad adattarmi benissimo.
Non potrei vivere senza viaggiare e non potevo quindi non imparare ad adattarmi una volta arrivato il mio bambino.
Parola d’ordine Flessibilità
Fondamentalmente anche a casa siamo molto flessibili; non abbiamo orari precisi per il pranzo o la cena, Franci si è autosvezzato e mangia tutto ciò che di sano e genuino preparo per tutta la famiglia e quando siamo fuori a cena od in viaggio sperimenta sapori nuovi; non abbiamo mai rinunciato ad andare con lui in nessun posto anche in città, siamo molto zen e viviamo “nel qui ed ora” senza porci problemi inutili e senza farci prendere da paure ed ansie deleterie. Insomma abbiamo scelto di goderci ogni istante assieme al nostro bambino, di non trasformare la nostra vita con il suo arrivo, in maniera eccessiva ed a mio parere non necessaria, abbiamo scelto che Franci fosse felicemente parte attiva della famiglia.
È davvero efficace questo metodo educativo?
La prova che il nostro metodo educativo sia adatto al nostro bambino, è data dal fatto, per esempio, che Franci è sempre felice di venire con noi ovunque e desidera sempre fare passeggiate, uscire, vedere cose nuove, vivere; non è mai stanco di esplorare tutto ciò che lo circonda ed è avido di conoscenza. Queste sue abitudini rimangono tali anche durante i nostri viaggi. È importante il coinvolgimento del proprio bambino prima ancora di partire, questo lo farà sentire entusiasta di viaggiare ed inoltre, cosa ben più importante, ricordate sempre che se noi genitori saremo tranquilli e non vivremo il viaggio con ansia, anche nostro figlio sarà sereno e soprattutto felice di seguirci fino in capo al mondo.
Trucchi e consigli per coinvolgere attivamente il proprio bambino
Siete una famiglia dinamica e non avete scelto di trascorrere le vacanze in un villaggio per famiglie? Bene, potete iniziare a coinvolgere il vostro bambino per esempio andando ad acquistare una bella guida della città che visiterete, una bella mappa magari di quelle impermeabili e resistenti alle manine dei vostri figli (si chiamano Crumpled City, le troverete in vendita nei negozi Città del Sole, nelle migliore cartolerie ed anche online) e vi farete aiutare da loro a preparare i bagagli.
Questi sono consigli che rispecchiano la filosofia del metodo Montessori; farete sentire così parte attiva i vostri bambini. Fatevi aiutare a scegliere ciò che metterete in valigia, fate scegliere quali giochi per farli sentire sempre a casa anche a km e km di distanza.
Il papà potrebbe farsi aiutare dal vostro bambino a trasportare i bagagli in macchina, (ovviamente per gioco) facendogli portare magari il suo zainetto, oppure facendosi “consigliare” su come disporre le valigie.
So che sembrano consigli impossibili da mettere in pratica ma credetemi, noi facciamo così con Franci e lui ne è super felice e soprattutto ama venire con noi OVUNQUE. Provarci infondo non costa nulla.
Siete pronti a partire?
Non trovate scuse, e soprattutto non pensate nemmeno per un istante che viaggiare non serva perché “è piccolo, non ricorderà nulla”. Dei nostri primissimi anni di vita non abbiamo un ricordo cosciente ma abbiamo l’ingrediente fondamentale per la formazione della nostra mente e sapete qual’è? È la memoria interna. La memoria interna è costituita dagli affetti e dal vissuto legati ad una particolare situazione e si ritrova nel pensiero non cosciente e nei sogni.
Quindi provate ad immaginare solo per un istante a quale regalo meraviglioso ed eterno farete ai vostri figli viaggiando ed ora inspirate espirate e prenotate una bella vacanza.
E voi che tipo di genitore siete? Viaggiatori o pantofolai?
Mamma in città says
Sono d’accordissimo con te! i limiti sono spesso nella testa di noi genitori e non nello spirito curioso dei nostri figli! Sono appena tornata a casa da un tour di 5 giorni in Abruzzo con il mio duenne e abbiamo vissuto giornate stupende di conoscenza e crescita!
mammaguru says
Bravissima!!! Non esiste esperienza di crescita migliore…