Un’avventura da teenager alle soglie dei 36…

Sei anni fa scoprii guardando X Factor, un bellissimo ragazzo davvero talentuoso, il suo nome è Marco Mengoni. Quella voce sapeva trasmettermi tantissimo ed io, quasi trentenne, facevo il tifo sfegatato per quel giovanissimo talento. All’epoca mia nipote Rebi, aveva quattro anni e ricordo come fra risa genuine e simpatiche mi prendesse in giro per il tifo che facevo ad ogni puntata, per quel giovane ed acerbo Mengoni. Sei anni dopo…. “Zia, per caso ti andrebbe di venire con me alla Feltrinelli il 24 gennaio? Sai, verrà Marco Mengoni per autografare le copie del suo cd.” Avrei mai potuto dire di no???!!! Bè una cosa è certa… sei anni fa, se ci avessero predetto che saremmo andate assieme ad affrontare 6 interminabili ore da incubo in coda alla Feltrinelli, per avere un autografo ed una foto con Mengoni, nessuna delle due ci avrebbe mai creduto. Era da tanto che non facevamo un’ uscita sole solette, perché con noi di solito adesso c’è sempre Franci, perciò questa avventura zia nipote era davvero imperdibile. Ovvio che l’avrei accontentata, anche se non fosse stato Mengoni il cantante ospitato, ma sfruttando questa occasione, abbiamo davvero condiviso una passione comune, come se fossimo due amiche. È stato divertente trascorrere un pomeriggio da teenager con lei ed anche con sua cugina Greta, al nostro fianco in quella assurda fila. Certo é che le differenze fra me e le altre teenagers presenti, saltavano immediatamente agli occhi. Tutte le ragazze in fila attorno a noi, erano super agghindate, truccate, super emozionate nemmeno avessero dovuto incontrare il principe azzurro. Io invece pensavo in continuazione al mio piccolo hooligan, e cercavo di non pensare alla stanchezza fisica ed a tutto ciò che mi attendeva fare una volta rientrata a casa. La loro emozione mi faceva sorridere teneramente e mi ha riportato alla memoria quando appena diciottenne, feci di tutto per conoscere prima di un concerto il mio idolo di bambina, Eros Ramazzotti. Con tenacia e determinazione riuscii ad entrare, fingendomi una giornalista, all’interno dello Stadio San Nicola, poco prima di un suo concerto. Mentre la folla era fuori, io incredula riuscii ad entrare, strappai un’ intervista (le domande le inventai al momento) ad uno dei suoi manager e mi fiondai sotto il palco dove Eros stava provando, prima del concerto. Ammutolita riuscii a strappargli un autografo, un innocente abbraccio ed una foto che per me vale tantissimo, perché mi ricorda che volere è potere!!! Quel giorno ero certa che il mio sogno sarebbe diventato realtà, e così fu… quando mi prefisso un obiettivo niente e nessuno può fermarmi.

Qualche settimana fa, in quelle diciottenni presenti attorno a me, rivedevo un po’ di quella mia giovane emozione. Rebi, é solo una bambina, ma ci teneva tantissimo che il suo cd fosse autografato dal suo cantante preferito. Farei di tutto per accontentare la mia nipotina, e credo davvero di averglielo ancora una volta dimostrato. Sei interminabili ore di coda, migliaia di persone, disorganizzazione assoluta per poter accedere all’interno dello Store Feltrinelli, insomma un incubo. Ma mi è bastato sentirmi dire “grazie zia, sei la zia migliore del mondo!” per dimenticarmi della stanchezza, causata da quelle ore interminabili trascorse in piedi, al freddo, schiacciate come sardine; sarò pure una Yogini ma… “non c’ho più l’età per fare ‘ste cose” Cit. . Il sorriso di Rebi mentre le scattavano la foto con il suo cantante preferito, era a tremila denti. Non guardavo Mengoni, ma lei, felice come non mai… ed il mio cuore era colmo di gioia. Vabbè già che c’ero, dopo tanta fatica un premio l’ho meritato anche io, parlargli per cinque secondi e sentire da così vicino quella voce così bella, ha reso per un istante contenta anche me. Perché infondo si rimane sempre un po’ bambine, e ne ho avuto la prova guardando le tantissime signore over 50/60 in coda con noi per Mengoni.