Non credo nelle famiglie perfette come quelle delle pubblicità. Non credo nelle coppie sempre sorridenti che postano mille foto felici sui social, ma che nella vita reale non sanno nemmeno se la persona con cui condividono la propria vita sia felice o meno. Non credo esistano coppie che al mattino si parlino come nelle pubblicità dei biscotti…”amore svegliati ci sono i biscottini con le gocce di cioccolato che ti aspettano…” piuttosto credo in chi spaccherebbe in due la sveglia che suona senza pietà, ed appena sveglio è più muto di un pesce. Non credo esista la famiglia cuore in carne ed ossa, quella in plastica sì però…
Credo piuttosto nelle coppie che anche se si scontrano, litigano ed escono sbattendo la porta di casa alle spalle, poi tornano per chiedere scusa, per fare pace, per confrontarsi e per imparare a conoscersi giorno dopo giorno, quelle che si piegano ma che non si spezzano come delle fortissime canne di bambu’. Credo nelle coppie che parlano, che si mandano a quel paese per poi fare pace dopo qualche istante, credo nelle coppie che comunicano costi quel che costi. Odio i silenzi, quelli che dividono, quelli carichi di fraintendimenti, quelli che fanno raggelare il sangue, il cuore e che spezzano legami che si credevano indissolubili. Solo litigando capiremo davvero chi ci sta affianco, qual’e’ il suo carattere e la sua personalità. Credo nelle coppie dove vengono Rispettati i ruoli, qualunque essi siano. Credo nelle unioni, anche nelle unioni civili; credo in chi crede nel valore inestimabile della famiglia. Credo nelle donne che si fanno in mille per occuparsi di figli, casa e marito e solo dopo di sé stesse; credo nei mariti che riescono a cogliere quella stanchezza negli occhi delle loro donne, che riescono a percepire le loro insicurezze, a comprendere i loro ormoni impazziti post partum e che stringendole fortemente a sé, dicano loro che sono perfette così come sono e che non avrebbero potuto desiderare una moglie ed una madre per i propri figli, più speciale. Credo nelle coppie esistite 60 anni fa, quelle che avevano le mani senza l’ombra di una manicure (e non mi riferisco solo a quelle delle donne…) e che davano di vita vera, quelle che avevano le maniche delle camicie stropicciate perché sempre rimboccate per far andare avanti la baracca, quelle dove i mariti veneravano le proprie mogli senza lasciarle per la prima ventenne arrampicatrice sociale pronta a fargli venire una crisi di mezz’età, quelle dove le mogli accoglievano a braccia aperte i mariti che rientravano stanchi a casa. Credo nell’amore vero, che non è fatto di batticuori ma di accettazione del suo inesorabile mutamento e delle sue mille bellissime sfaccettature. Credo in chi nonostante tutto, decida di darsi un’altra chance, perché infondo ci si ama. Credo anche nelle donne che dopo aver dato una, due, tre possibilità, dicano a sé stesse che hanno fatto il possibile e l’impossibile considerandosi dopotutto forti e capaci di poter andare avanti da sole contro tutto e tutti ed al diavolo le mille insicurezze, paure ed ansie trasmesse da una società ancora fondamentalmente maschilista. Credo negli uomini che rispettano sempre le donne, senza farle sentire tramite violenze fisiche, verbali e ricatti psicologici, esseri inferiori… perché non dimentichiamoci che inferiore, è in realtà colui che si reputa superiore a qualsiasi altro essere umano. Credo in chi crede che vada fatto il possibile e l’impossibile per salvare un amore, una famiglia, ma che oltre un certo limite non sia possibile andare, per amor proprio. Credo nelle famiglie vere fatte di quotidianità, di vittorie e di sconfitte, di gioie e di dolore, ma che nonostante tutto credono ancora nell’amore quello vero e non quello delle apparenze, quello che come un meraviglioso fiore di loto, riesce a sollevarsi ed a sbocciare mantenendosi pulito anche dalle acque più torbide e dal fango.
Elena says
Verissimo