2 minuti di tempo libero… fra roba da rimettere a posto… Franci che lancia cera pongo ovunque e si mette di impegno ad attaccarla alle pareti, una mano al Mac per controllare il blog, l’orologio che mi avvisa che fra poco è ora di pranzo e sono ancora non in altomare… non ho nemmeno lasciato la riva… ed io che mi sento stanca, anzi stanca e’ un puro eufemismo, mi sembra che sia già notte fonda, per quanto mi senta distrutta. Mi guardo allo specchio, mentre decido che prima della casa e delle altre mille cose da fare, ci sono io; cerco di darmi una parvenza di normalità, e guardo con estremo disappunto che le mie borse sotto gli occhi, diventano sempre più grandi… sembrano i bauli da viaggio enormi di Louis Vuitton del 1910. Così sconsolata, cerco di non pensarci e riprendo a fare un milione di cose al secondo, cercando di vegliare sempre sul mio Hooligan che tenta in ogni modo possibile ed inimmaginabile, di sabotare il mio essere mamma yogini; mentre passo l’aspirapolvere, sogno ad occhi aperti un ritiro spirituale in qualche Ashram, immersa nella natura con il sottofondo delle campane tibetane, dei chimes, degli uccellini e magari di una rilassante fontana zen. Mi immagino rigenerata, bella come vent’anni fa, rilassata, con i miei morbidi ricci al vento mentre pratico Yoga sotto un albero, dispensando sorrisi e Namaste a fiori, animali, alberi e magari qualche umano carico di energia positiva che mi fa compagnia ed invece, eccomi… con le occhiaie di una che non va a dormire prima delle 4 di notte per il troppo da fare, con dieci elastici per capelli nelle tasche della felpa, perché fra una faccenda domestica e l’altra possono sempre servire e se li vede Franci me li ruba sicuro, mentre dispenso ad alta voce Om alternati ad urla, degne di Jane nella giungla. Ok, stop…mi merito una pausa in bagno… e be’ sarà concesso a noi mamme andare al bagno ogni tanto, almeno quando proprio non possiamo più resistere, non sia mai ce lo concediamo una volta in più; ah ovviamene zero privacy, perché quelle poche volte che ho provato a chiudere la porta… il mio dolcissimo hooligan, nemmeno avesse messo un sensore, si è fiondato a spalancarla come per dire “non vorrai mica rilassarti in bagno in completa solitudine, madre degenere!!!”. Ok mi arrendo, lo faccio rimanere in bagno mentre si appresta a srotolare un rotolo di carta igienica facendolo volteggiare in aria, manco fosse il nastro della ginnasta Hilary, che tanto mi piaceva guardare quando ero bambina… Finalmente mi sono fermata un attimo e… sono sul water; caspita, mi sembra di stare su di un trono, per quanto mi senta rilassata in quei pochi istanti di tempo libero sul water nonostante quello che accada intorno, non so spiegarlo ma quando mi prendo quei due minuti… ahhhh mi sembra di essere andata alla spa ed essermi fatta un massaggio ayurvedico, vabbè non esageriamo. Ok, cosa c’è di meglio da fare mentre si è sul water e si hanno finalmente due minuti di tempo libero? Preciso, in quei due minuti di tempo libero che non ti fanno sentire una madre degenere, perché quella è una necessità… mica ho lasciato mio figlio per andare al centro estetico o per perdere tempo su qualche social, eh!!! In quei due minuti ecco cosa faccio, guardo ciò che accade su Fb e zac… ecco l’invenzione crudele del secolo che ti fionda addosso dandoti quella mazzata finale che proprio non avresti voluto ricevere, in un momento così delicato e di importante transizione della tua vita. Il “caro amico” Fb, ti dà il benvenuto con “Visualizza i tuoi ricordi…” e ti piazza lì così, senza vie di mezzo, foto di una vita fa; quando i bauletti di LV li appoggiavi sul divanetto di qualche prive’ in discoteca e non sotto gli occhi; quando bevevi cocktail come se fossero acqua e non tisane, perché dopo 28 mesi stai ancora allattando e mica ti puoi concedere un po’ di alcool anche perché farebbe comunque “madre degenere”; quando eri così rilassata che nemmeno uno Yogi nelle grotte dell’Himalaya; mentre abbracci con il sorriso a tremila, le tue amiche altrettanto splendide come te, che adesso “tirano avanti” anche loro che nemmeno quelle di Desperate Housewives, mentre leggi vecchi commenti che profumano di… “spensieratezza, quella grande sconosciuta…”. Non contento, quel simpatico social, ti piazza pure qualche foto dove facevi la “gaggiana” a qualche festa sulla spiaggia e dove esibivi con estremo orgoglio, gli addominali scolpiti di una non troppo giovane neo trentenne, ed a quel punto… STOOOP!!! Come nei migliori rallenti, posi il telefono sul lavandino, ti alzi la maglietta, ti guardi allo specchio… e dici… “ok, mi arrendo Fb hai vinto tu… sei più malefico dello specchio di Biancaneve! Non sono più quella di una volta hai ragione, grazie per avermelo ricordato anzi, per ricordarmelo ogni santo giorno, ti odio, altro che Om Shanti, ti odio hai capito bene!” Ma poi ci ripenso e… “Sai che ti dico? Anche se d’impeto ti inveisco contro, ogni singolo giorno, per ciò che mi sbatti in faccia ancor prima che mi dia almeno una parvenza di decenza, ti dico: è vero… non sono più quella bella ragazza di ieri; la mia diastasi addominale dovuta ai 4 kg 350 gr del mio bambino portato in grembo, non potrà più farmi vantare dei miei ex addominali; i miei capelli ricci ormai sono più lisci che ricci, perché i ricci hanno bisogno di molta più cura ed io al momento faccio prima a stirarmeli, perché tutto ‘sto tempo da dedicarmi non ce l’ho; avrò pure due bauli enormi sotto gli occhi… ma sai che ti dico Fb? Questi due nuovissimi bauli, valgono più di ogni borsa appoggiata su di un divanetto di una discoteca, perché sono frutto del mio amore e della mia dedizione per il mio bambino e per la mia famiglia. Sì, hai ragione, ieri mi addormentavo sicuramente spensierata dopo aver trascorso serate divertenti con le mie amiche ma ieri… non mi sono mai addormentata con un amore del genere nel mio letto… ; che non mi lascia andare in bagno nemmeno per un secondo perché mi ama troppo e senza me non può stare; che attacca sì la cera pongo ovunque, ma mi fa scoppiare a ridere mentre lo guardo intento e serio mentre vuole distruggere la nostra casa; che non mi fa dedicare tanto tempo a me stessa ma perché amo più spendere il mio tempo per lui, che per me. Tutto questo non ha davvero prezzo, caro social!!! Non darò la mela avvelenata però, a quella ragazza che ero ieri, perché si cresce, si cambia, sono fasi della vita ed è giusto affrontarle accettando lo scorrere del tempo, senza rimanere indietro ma andando al passo con esso. Se non avessi vissuto quei momenti spensierati ieri, avrei vissuto ancor più duramente questi momenti di meravigliosa crescita di donna e mamma, oggi. Sono certa che domani, quando mi riproporrai ricordi di oggi, sarò più felice di rivedermi con Franci fra le braccia piuttosto che immaginarmi in qualche discoteca con un cocktail in mano. Chi se ne importa Fb… lì per lì forse ti bestemmierò nuovamente, ma un istante dopo mi basterà sentire Franci che canta a modo suo o vederlo aggrapparsi alla mia gamba come se fosse il più tenero dei Koala, per farmi ringraziare Dio per ciò che vivo oggi… con la tartaruga ribaltata nella pancia, con i bauli da viaggio del 1910 sotto gli occhi e con il più grande amore della mia vita nel cuore.” That’s Life!!!
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