Ciuccio sì o Ciuccio no?
Riguardo all’utilizzo del ciuccio, ci sono moltissimi pareri discordanti e come al solito bisogna cercare di approfondire per capirci qualcosa in più.
Certo é, a mio parere e non solo, che non bisognerebbe portare con sé in clinica il ciuccio, perché potrebbe capitare di ascoltare, prese dall’ansia o da altro, suggerimenti errati e si potrebbe finire con il dare, fin dai primi istanti di vita, il ciuccio al proprio bambino.
Questo è ciò che ho visto con i miei occhi durante il ricovero post partum.
La mia compagna di stanza, ricordo non riuscisse ad attaccare al seno il suo bambino e nonostante le avessi proposto più e più volte di contattare un’associazione di volontariato per il sostegno dell’allattamento al seno per farsi supportare ed aiutare, preferì ascoltare pareri di familiari ed amici poco esperti in materia, prendendo in considerazione la proposta fattale, di allattare artificialmente fin da subito suo figlio.
Questa mamma purtroppo, non ebbe un valido supporto, e come primo espediente da lei utilizzato per calmare il suo bambino, che piangeva perché desiderava il seno della sua mamma come coccola e nutrimento, ci fu il ciuccio.
Il ciuccio può interferire con l’avvio dell’allattamento al seno
È risaputo però, che al fine di garantire un buon avvio dell’allattamento al seno, occorre ritardare l’introduzione del ciuccio fino a 1 mese di età.
La modalità di suzione del ciuccio è diversa rispetto a quella del capezzolo, il neonato quindi potrebbe trovarsi disorientato di fronte a tecniche così differenti e potrebbe non attaccarsi efficacemente al seno, non stimolando quindi un’adeguata produzione di latte e compromettendo in tal modo il buon avvio dell’allattamento.
Non ho mai utilizzato il ciuccio per Francesco, anche se non nascondo di esserne stata comunque provvista perché non mi piace mai lasciare niente al caso e preferisco esser sempre super organizzata… non si sa mai.
Se hai deciso di acquistare il ciuccio, attenta a ciò che acquisti
Decisi però che avrei provato, nel caso in cui sarebbe servito (?) ad utilizzarlo dopo il primo mese.
Feci numerosissime ricerche in rete per la scelta del ciuccio e dei paracapezzoli, che acquistai ma che non utilizzai mai.
Lo so, è la troppa precisione che mi frega e che in situazioni particolari, come poteva essere quella del parto, mi ha fatto fare ricerche ed a volte acquisti in via preventiva, per non essere colta impreparata nel difficile momento del bisogno… quando l’ansia, ed i consigli sbagliati nel momento sbagliato, ti fanno prendere decisioni che lucidamente non prenderesti mai.
Essendo fra l’altro molto attenta ad acquistare tutto ciò che esiste di biologico e naturale, cercai con attenzione di trovare un marchio di ciucci e paracapezzoli che non utilizzasse sostanze tossiche. Dopo aver googlato, scoprii come gli ftalati ed il bpa sono sostanze che alterano il sistema endocrino, possono nuocere al sistema riproduttivo e provocare tumori. Il bpa per esempio può essere contenuto in contenitori di plastica, biberon e ciucci, contenitori di latta, prodotti confezionati, giocattoli. Gli ftalati possono trovarsi in giocattoli, imballaggi per alimenti, prodotti per la cura del corpo, capi di abbigliamento, materie plastiche. Ovviamente dopo aver scoperto tutto questo orrore… prima esclamai un sonoro OMG e poi dopo una decina di ommmm per mantenere la calma, iniziai la mia ricerca di marchi naturali.
Marchi Naturali di Ciucci
Trovai quindi il marchio Mollis, un marchio tedesco che utilizza per i suoi prodotti, esclusivamente materiali privi di sostanze tossiche e ricerca costantemente soluzioni sempre più naturali per la cura dei bambini. Questo marchio produce ciucci in caucciù senza 2-mercaptobenzotiazolo, senza N-nitrosammine, e senza sostanze N-nitrosabili, biberon, paracapezzoli in morbido e sottile silicone inodore ed insapore e tettarelle. In vendita nei supermercati Natura Sì ed anche online.
Un altro marchio che mi colpì, fu quello Hevea. Hevea è un marchio scandinavo che rispetta gli standards di sicurezza Europeo , Americano e Australiano. I ciucci di questo marchio sono in puro caucciù (Hevea Brasiliensis) naturale al 100%, senza PVC, coloranti artificiali, Bpa, Ftalati e sono completamente biodegradabili. Il ciuccio Hevea si lava facilmente essendo in un unico pezzo. Ha 4 fori invece dei 2 previsti per legge, favorendo così una ventilazione costante che previene irritazioni della pelle. La forma ergonomica della mascherina si adatta al viso del bambino e la tettarella è ortodontica.
Ho seguito come sempre, il mio infallibile istinto di mamma
Anche se avevo acquistato preventivamente questo ciuccio Hevea, decisi di non utilizzarlo scegliendo così di seguire solo il mio istinto materno.
Reputai che non fosse il caso di introdurre qualcosa che potesse confondere il modo del mio Franci di succhiare al seno, anche se l’allattamento esclusivo al seno era perfettamente avviato da oltre un mese.
Decisi quindi di calmarlo tutte le volte che ne avrebbe avuto bisogno, solo con il mio calore, solo con la mia presenza, solo con il mio seno, solo con la pazienza, solo con i miei abbracci e con le mie notti in bianco, ma senza l’aiuto del ciuccio né di altro.
Comunque, sono sempre del parere che nella diade madre bambino, ogni mamma faccia le scelte a suo parere più opportune, e per questa ragione non mi permetto mai di giudicare.
Ho deciso comunque di mettere a disposizione delle mamme, che hanno scelto di far utilizzare il ciuccio, le info da me raccolte in rete, affinché informandosi possano fare almeno la scelta più Green possibile.
Seguite sempre, il vostro infallibile istinto di mamma.
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