La mia gravidanza a rischio…
Durante la prima ecografia fatta alla terza settimana, scoprii che la mia gravidanza, era a rischio. Ricordo che la paura entrò dentro me, quando sentii pronunciare quelle parole. Non potevo però permettere che i pensieri negativi si impossessassero della mia mente, perché il pensiero è ciò che di più potente esiste al mondo ed io non ho spazio nella mia vita, per la negatività.
La mia nuova vita da Mamma Yogini
La nostra mente comanda tutto, il nostro corpo ne è lo specchio, ed io, in quel momento più che mai, dovevo far sì che i miei pensieri fossero di gioia e carichi di energia positiva; iniziava così la mia nuova vita da mamma Yogini.
Così tutti i giorni, chiusa in quella camera da letto con il sole di tardo inverno che timidamente si affacciava alla mia finestra, cercavo di raccogliere più energia positiva possibile da poter inviare al mio bambino che all’epoca aveva le dimensioni di un piccolo pisellino.
La meditazione ci ha aiutati tantissimo…
Sdraiata supina in shavasana focalizzavo la mia attenzione sul mio ventre, quel ventre ormai diventato prezioso e che di lì a poco, mi avrebbe fatto il regalo più bello della mia vita. Da brava insegnante di Yoga, non facevo altro che meditare, certo non è che potessi fare molto altro in realtà, ma fu davvero prezioso poter applicare tutto ciò che avevo studiato per “sintonizzarmi” con quel piccolo pisellino che viveva nel mio grembo.
Gli cantavo mantra in sanscrito: Sāntih Mantra, Gayatri Mantra, Mritunjaya Mantra. Facevo la respirazione yogica a narici alternate ed ujjayi, gli parlavo energeticamente e con la voce dell’anima. Gli trasmettevo forza e gli promettevo che avremmo superato assieme quei duri momenti, le nostre anime già si abbracciavano dentro me battendo all’unisono, ma gli raccontavo che presto, ci saremmo potuti stringere forte e ci saremmo guardati per ore ed ore negli occhi.
La nostra battaglia per la vita…
Fu un rapporto costruito giorno dopo giorno il nostro, fatto di profonde percezioni, mantra, visualizzazioni e trasmissione di energia, tanta meravigliosa e luminosa energia. Un legame speciale davvero, come quello che lega ogni madre al proprio bambino.
Attimo dopo attimo, sentivo di dover trasmettere tutta la forza possibile a quella piccola creatura che già combatteva per vivere, sentivo che ormai non potevo più essere fragile, ma dovevo essere una leonessa pronta a far di tutto per difendere il mio cucciolo.
I diari che parlano di noi
Approfittai di quei momenti di pace anche per scrivere, riflettere, ricercare, e scegliere che tipo di madre diventare, seguendo il mio istinto perché l’istinto materno si sa, non sbaglia mai. Scrivevo tantissimo su dei bellissimi quaderni acquistati per raccogliere tutte le mie emozioni, le mie impressioni e tutto ciò che riusciva a trasmettermi dal mio grembo Francesco. Quei preziosi quaderni, un giorno gli faranno capire ancor di più, quanto l’ho amato fin dal primo istante e quanto lo amerò per l’eternità.
Tre mesi di immobilità
E così giorno dopo giorno, Francesco diventava sempre più grande e più forte ed io ero già fiera di lui. Passati i tre lunghi ed interminabili mesi di minacce di aborto trascorsi nella più totale immobilità a letto, la mia gravidanza proseguì per fortuna in maniera splendida! Ero carica di energia, mi sentivo viva, amavo quel pancione ed anche se non vedevo l’ora di guardare Francesco negli occhi, sapevo che prima o poi quella pancia, quel ventre che parlava in ogni respiro d’amore, mi sarebbe mancato… eccome.
In perfetta sintonia…
La mattina di venerdì 27 settembre 2013, essendo ormai quasi nella 40ª settimana, mi recai dalla mia ginecologa per un controllo e per il tracciato. Mi disse che, essendo il peso di Franci stimato oltre i 4 kg, ed essendosi da qualche giorno bloccata la dilatazione a due cm, se Franci non fosse nato naturalmente entro un paio di giorni, mi avrebbe consigliato di bere un po’ di olio di ricino che avrebbe stimolato l’attività intestinale e di riflesso quella contrattile uterina.
L’idea però non era poi così entusiasmante, e pensando al gusto orrendo che avrebbe avuto, pensai di fare un bel discorsetto a Francesco… per convincerlo a nascere evitando l’olio di ricino. Quel pomeriggio spensi tutte le luci, accesi le candele ed iniziai a fare qualche asana consentita nell’ultimo trimestre di gravidanza e consentita dalle dimensioni del mio enorme pancione. Un po’ di Pranayama per mandar via l’ansia e via con la meditazione; rivolgendo l’attenzione al mio amato ventre materno, decisi quindi di parlare a Franci.
Good Job Franci ❤️
“Senti Franci, ascoltami amore mio… se non ti decidi a venire alla luce prima di domenica, ci toccherà bere una cosa brutta ma fidati… brutta brutta brutta, si chiama olio di ricino! Perciò amore mio ascoltami, conviene ad entrambi che tu nasca prima di domenica. Mi raccomando ascolta la tua mamma… fidati di me.”
Tutto questo accadeva alle ore 19.00 del 27.09, le mie contrazioni iniziarono alle ore 21 di quella stessa sera.
Good job Franci!!!
Valentina says
La nostra mente comanda tutto”.
Ci credevo, ho smesso ,sono tornata a crederci..
Good job alex
mammaguru says
Credici fortemente, il corpo va dove la mente vuole. Il pensiero guida la nostra vita, niente è più potente!
Grazie Valentina, di cuore